Due libri, due storie diverse e uno scrittore,
Marino Magliani: questi gli ingredienti protagonisti dell'evento in programma
lunedì 27 Agosto, alle
ore 18.30, a
PIA - Palazzina Indiano Arte (Parco delle Cascine, Firenze). Si inizia con il dialogo tra l'autore e
Paolo Ciampi, per proseguire con la presentazione dei due romanzi "
Sudeste" e "
Prima che te lo dicano altri".
"
Sudeste" di
Haroldo Conti (Exorma Edizioni), di cui Magliani è il traduttore, pubblicato per la prima volta in Italia è considerato uno dei romanzi più singolari della narrativa argentina. Sudeste è il vento che scuote la foce del fiume Paraná e la direzione da cui soffia quel vento solleva e spinge il mare nel Delta. Ma la foce del Paraná non è tanto il riferimento a un luogo definito, bensì il centro dell'universo che l'autore ci vuole narrare. Haroldo Conti fu considerato da Gabriel García Márquez il miglior narratore della loro generazione, sequestrato e torturato durante la dittatura, dal 1976 risulta desaparecido.
L'altro romanzo, di cui Magliani è l'autore è "
Prima che te lo dicano altri" (Casa Editrice Chiarelettere) in uscita a fine agosto e presentato in anteprima a PIA, narra di un figlio che va alla ricerca di suo padre in Argentina nel 2024. Prima di essere un cacciatore e bracconiere, e agricoltore solitario con la passione dell'innesto, Leo Vialetti è stato un bambino della Val Prino nell'Italia del boom che qui non è mai arrivato, una Liguria di frontiera che vede il mare per sbaglio e in cui crescere senza padre significa diventare grandi troppo presto. In un'estate decisiva come tutte quelle che fanno da preludio all'adolescenza, l'unico adulto che sembra volersi prendere cura di lui è uno straniero, un argentino, Raul Porti, che gli dà ripetizioni scolastiche e gli insegna ad amare e rendere fertile la terra, prima di sparire improvvisamente. Quando Leo deciderà di comprare all'asta la vecchia villa di Raul Porti, ciò che scoprirà lo costringerà a perdere un mezzo amore appena sbocciato e partire alla cieca per l'Argentina, per capire dove e come sia finito l'uomo più importante della sua vita, proprio nei giorni più terribili del Novecento sudamericano, quelli dei desaparecidos. Grazie a una lingua lirica, affilata e precisa, Magliani costruisce una storia durissima di formazione, che non fa sconti alla nostra storia recente e che ci racconta di un affetto che travalica sentenze e confini spaziotemporali per restituirci l'avventura epica per eccellenza, la ricerca delle proprie radici.
Marino Magliani è scrittore e traduttore. Ha vissuto per anni tra Spagna e America Latina e alla fine del secolo scorso si è stabilito in Olanda, sulla costa, dove scrive e traduce. Tra le sue prime opere, il romanzo storico "L'estate dopo Marengo" (Philobiblon 2003), "Quattro giorni per non morire" (Sironi 2006), "Il collezionista di tempo" (Sironi 2007). Per l'editore Longanesi ha pubblicato "Quella notte a Dolcedo" (2008) e "La tana degli alberibelli2 (2009, premio Frontiere-Biamonti, Pagine sulla Liguria); in seguito, "Soggiorno a Zeewijk" (Amos editore 2014) e "L'esilio dei moscerini danzanti giapponesi" (Exorma 2017). Alcune sue opere sono state tradotte in altre lingue.
PIA Palazzina Indiano Arte è il nome del nuovo progetto curato dal centro nazionale di produzione diretto dal danzatore e coreografo Virgilio Sieni. Ha inaugurato a fine giugno 2018 la propria sede nella palazzina sul Mugnone nei pressi del Ponte all'Indiano e promuove una visione artistica dove il gesto si colloca come fondamentale snodo espressivo tra linguaggio verbale e linguaggio del corpo. PIA si propone come un laboratorio permanente, una residenza per artisti, uno spazio creativo pronto ad accogliere ogni persona che voglia farne parte, per intessere nuovi e inaspettati legami. Aperta tutti i giorni h 10.00-20.00.
Tutte le attività in programma sono gratuite."PIA – Palazzina Indiano Arte" è un nuovo progetto dell'Estate Fiorentina 2018.
Per ulteriori informazioni:
www.palazzinaindianoarte.it RC