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mercoledì 25 dicembre 2024

Estate Fiorentina 2018: Nextech Festival, in consolle il meglio dell'elettronica internazionale

20-09-2018

Sono tutte “perle” quelle che Nextech porta in dote per questa sua XII edizione, a Firenze il 20, 21 e 22 settembre fra La Compagnia, la nuova location Club 21 e la Fortezza Da Basso.

Il Festival di musica elettronica organizzato da Atomic Event, Musicus Concentus, Reflex Culture e Tinì e realizzato con il contributo dell'Estate Fiorentina 2018, prevede nella serata inaugurale di giovedì 20 al Cinema La Compagnia il ritorno di Demdike Stare. Il duo di Manchester composto da Sean Canty e Miles Whittaker, già ospite di Nextech nel 2015, si caratterizza fin dalle sue prime produzioni per una forma techno densa di contaminazioni dub, dalle tonalità cupe ed esoteriche.

A partire dall'acclamato Elemental (Modern Love, 2012), ha dapprima sperimentato e poi sposato soluzioni elettroniche sempre più variegate. Nel 2016, sempre per l'etichetta Modern Love, hanno dato alle stampe Wonderland, accolto dalla stampa specializzata come l’album della loro consacrazione artistica.

Dal 2009 sono titolari di DDS (Distort Decay Sustain), etichetta discografica che ha pubblicato, fra gli altri, lavori di Nate Young, Stephen O' Malley e Shackleton. I Demdike Stare si sono dedicati anche a collaborazioni nell’ambito del cinema, del soundscape teatrale e della videoarte, e hanno evoluto negli anni il loro concetto di dj-set, estendendo la durata dei loro set ad intere nottate.

Non è un caso quindi che la loro performance, in questo specifico caso e in questa specifica location, sia accompagnata dai visual di Michael England, artista noto nell'universo elettronico per le sua collaborazione con la celebre etichetta Warp – in particolare con gli Autechre – ma anche per il suo percorso artistico nell'ambito dell'animazione, del cinema e della fotografia.

L'esibizione dei Demdike Stare con Michael England sarà introdotta dai torinesi OZmotic, musicisti e artisti multidisciplinari che hanno esordito nel 2015 collaborando con Fennesz per Aireffect, e hanno appena pubblicato il terzo album Elusive Balance per la prestigiosa label londinese Touch. Ad oggi sono i primi artisti italiani a pubblicare un album per quella che è a tutti gli effetti una delle più longeve e autorevoli label indipendenti di musica elettronica sperimentale del mondo, con artisti del calibro di Biosphere, Jim O’Rourke, Mika Vainio, Oren Ambarchi, Philip Jeck, Ryoji Ikeda, Thomas Köner, per citarne alcuni.

La serata di venerdì vede il Club 21 aggiungersi alle numerose location che in oltre un decennio hanno ospitato il Nextech. Con questa “new entry” il festival rinsalda la sua presenza nel cuore della città di Firenze, sempre più vicino al suo pubblico vecchio e nuovo. Ospiti speciali della serata i Booka Shade – da anni assenti in Toscana – composti da Walter Merziger e Arno Kammermeier, per una eccezionale performance live del loro International Hybrid Tour, in cui presentano Cut The Strings, l’album pubblicato a primavera.

Nati a Francoforte ma di base a Berlino, qui si formano e danno vita alla storica label Get Physical insieme a M.A.N.D.Y., Thomas DJT', Koch e Peter Hayo. Il 2005 è l'anno di svolta per il duo che pubblica gli EP Mandarine e l'acclamatissimo Body Language e viene invitato al Sónar; negli anni successivi aprono i concerti dei Depeche Mode, suonano al Lollapalooza, al Tomorrowland, al Coachella e nei migliori festival al mondo.Più di dieci anni di carriera, centinaia di live show, sette album e dozzine di EP dopo, i Booka Shade sono molto più di un nome di punta: la band incarna appieno lo spirito della musica elettronica ed è riuscita a creare un mix unico di minimal house, sempre all’avanguardia e tutto da ballare.

Nella line-up del 21 settembre anche Teo Naddi, artista fiorentino che spazia dalla dub alla techno in modo dinamico e coerente, per creare ogni volta un’atmosfera unica ed un’energia fuori dal normale. Dal 2006, conquista le consolle dei club fiorentini più importanti, dividendo la scena con nomi del calibro di Jeff Mills, Theo Parrish, Apparat, Daphni, Jimmy Edgar, Ben Ufo, Chris Liebing e molti altri. Nel frattempo è anche co-fondatore di una etichetta tutta sua, la Oltrarno Recordings e conduce lo show radiofonico Intro-Spettiva su Novaradio Città Futura ogni giovedì sera.

Sabato 22 la “tradizionale” chiusura del festival alla Fortezza Da Basso, un momento caratterizzato come sempre dalle sonorità techno più autentiche. Grande ospite in consolle Amelie Lens, una delle top dj del momento. Sarebbe difficile, se non impossibile, trovare un altro artista la cui carriera è esplosa e cresciuta tanto in fretta come la sua: la giovane belga in poco più di un anno è passata da un relativo anonimato all'essere una delle dj/ producer più richieste al mondo.

L'ascesa di Amelie sembra essere avvenuta in un battito di ciglia, ma in realtà la sua etica, la sua padronanza della consolle, il suo saper coinvolgere la folla, e soprattutto la sua innata abilità in studio, costituiscono i solidi ingredienti del suo successo.

Con il suo debutto discografico per l'italiana Lyase, Amelie ha ottenuto una crescente attenzione che l'ha portata velocemente a pubblicare sulla Second State dei Pan-Pot, release seguita da un incredibile EP uscito per ARTS. Nel frattempo Amelie dà vita al suo personale party Exhale, al Labyrinth Club dove invita gli artisti più all'avanguardia del momento, alternati ad i suoi set “All Night Long” che confermano il suo talento, al pari di artisti con più anni di esperienza. Dall'Awakenings al Circo Loco come al DC-10, Amelie suona nei migliori locali e festival, con una tour schedule mondiale fittissima, che sembra non avere tregua.

In compagnia della giovane Lens, Joy Kitikonti: artista poliedrico, con diversi anni di carriera alle spalle, successi discografici ed artistici, collaborazioni e riconoscimenti. Tutte esperienze che gli hanno permesso di diventare l’artista completo che è oggi. Talento, creatività e volontà lo hanno fatto presto conoscere al pubblico per la sua inesauribile vena creativa, per la sua ispirazione musicale. Personaggio riservato, forse per modestia non ama vantarsi dei propri successi e parlare di sé, ma lascia che sia la musica a raccontare la sua parte migliore.

La sua vita è un mix di stili, suoni, luoghi ed immagini, la contaminazione è la chiave per re-interpretare e contaminare ciò che si vive con il proprio stile, per sfuggire alla mediocrità o al pericolo del già visto e già sentito. La sua mano e il suo stile sono sempre riconoscibili anche dietro ai progetti che firma con i numerosi pseudonimi. Joy appartiene a quel “laboratorio sotterraneo virtuale”, in quella zona di confine dove, se ci passeranno l’espressione, di solito nascono le avanguardie. Pornojoy, già in classifica ad MTV Europe, ha scalato la European DanceTrax e conquistato un posto nelle valigie dei dj più famosi.

A incorniciare la serata i resident dj di Nextech Festival, ovvero i Wooden Crate. Il duo formato da Davide Rosafio e Giuseppe Gonzalez è nato sette anni fa nella scena musicale fiorentina. Negli ultimi due anni sono entrati a far parte di una importante label, la Dirty Session Records di Luca Bear e successivamente hanno iniziato a partecipare ai prestigiosi party ufficiali Cocoon, la storica etichetta di Sven Väth.

Per maggiori informazioni: www.nextechfestival.com