Nel mese di Settembre le prestigiose sale della Società delle Belle Arti-Circolo degli Artisti "Casa di Dante" di Firenze, accoglieranno la nuova mostra personale di Stefano Camaiti. Una rassegna artistica che vedrà il pittore di Sansepolcro coinvolto nel doppio ruolo di artista e ricercatore.
La mostra, intitolata "I Luoghi della Rosa", è concepita seguendo un percorso espositivo che si snoda attraverso due sezioni principali. Due sezioni che pur nella diversità dell'oggetto trattato, sono strettamente connesse da un fil rouge sotterraneo che lega ogni singola opera; un filo rosso che risiede nell'amore dell'uomo per il suo territorio (Alta Valtiberina toscana) e nell'inesauribile desiderio di conoscenza che trasformano l'artista in un moderno Ulisse, sospinto dalla volontà di superare i limiti "delle colonne d'Ercole" dei propri orizzonti conoscitivi.
La prima sezione della mostra comprende una serie di incisioni, disegni ed elaborati pittorici incentrati sul tema della rosa canina. Partendo dal ritrovamento di un piccolo frammento di piatto rinascimentale recante lo stemma di una nobile famiglia di Sansepolcro, un motto latino ed una rosa, si aprono n uove chiavi di lettura che uniscono, attraverso "l'icona floreale della rosa canina", i luoghi di Sansepolcro alle opere di Piero della Francesca. La rosa canina non solo nell'antichità era largamente diffusa nella zona dell'appenino tosco-romagnolo ed ampiamente impiegata per le sue qualità terapeutiche ed offìcinali, ma ricorre ripetutamente come simbolo floreale in numerose creazioni artistiche del grande maestro rinascimentale. Nelle opere di Stefano Camaiti la rosa canina rivive quindi nella sua suggestiva bellezza naturalistica, intessendo i fìli di una complessa trama che intreccia passato e presente, storia e simboli mariani, arte e ricerca e che, a distanza di secoli, ancora seduce con nuovi ed interessanti piani di interpretazione.
La seconda sezione della mostra comprende contributi pittorici che con estrema fedeltà e sensibilità naturalistica ripropongono suggestivi frammenti del paesaggio tosco-romagnolo. l profili di queste valli e terre prendono forma da spatolature e pennellate saettanti, intense e rapide, rivelatrici di un pittore pieno di passione il cui sguardo puro e genuino non si sofferma solo sulle apparenze naturali, ma coglie e registra colori, suoni, odori e atmosfere impregnando la materia pittorica del genius foci di questi posti. E' nuovamente H profondo legame dell'artista alla sua terra ad alimentare la linfa creativa di questa serie di dipinti, ma non solo.
Come per la prima sezione infatti, la ricca tessitura cromatica delle opere non si presta unicamente ad u na adulazione estetica e sensista dell'osservatore, ma cattura nei densi impasti vere e proprie testimonianze storiche. Ripercorrendo i sentieri letterari (poi abbandonati) di passati studi danteschi volti a rintracciare luoghi narrati nella Divina Commedia, Camaiti porta avanti con successo un'indagine che collega alcuni passi dell' Infimo dantesco ad un itinerario che dal Casentino, attraverso la giogaia del Bastione, giunge alle sorgenti del Tevere. Precipizi e forre descritte nelle visioni infernali del sommo poeta rivivono così nei verdeggianti e remoti paesaggi di luoghi reali ritratti dall'artista Camaiti. A distanza di quasi un secolo, Camaiti porta a compimento la felice intuizione del Bassermann che auspicava l'interesse di "uomini volenterosi, ben addentro nella storia municipale e nell'etnografia'' che sciogliessero il "nodo gordiano'; individuando "i luoghi del nostro Appenino, così vividamente descritti nella Divina Commedia [ ..} e ch'egli conosceva a maraviglia, perché per quello era passato". Un progetto pittorico dunque complesso le cui potenzialità, non sono solo dichiaratamente artistiche ma anche di natura turistica, rendendo possibile la creazione ad esempio di percorsi di trekking, culturali, artistici e spirituali.
"I Luoghi della Rosa" è dunque una rassegna artistica che non solo documenta la vastità degli interessi e la ricchezza delle intuizioni di Stefano Camaiti, ma testimonia anche la sua capacità di trasporre cronaca contemporanea e Storia sul medesimo orizzonte di eternità, attraverso l'espressione artistica. "Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita mernoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis.- La storia è vera testimone dei tempi, luce delltt verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell'antichità."(Marco Tullio Cicerone)
L'inaugurazione della mostra personale di Stefano Camaiti "I Luoghi della Rosa" avrà luogo Sabato 1 Settembre 2018 alle ore 16.30 presso la Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti "Casa di Dante", in via Santa Margherita n.1/r, Firenze. L'artista sarà presente all'inaugurazione.
La mostra, in programma fino al 13 Settembre 2018, è sponsorizzata da "Simply Market" e da "Tratos Cavi".
Per maggiori informazioni: www.circoloartisticasadante.com