Dopo il “tutto esaurito” del concerto-spettacolo di Nada, entra nel vivo a San Salvi il Festival Storie differenti. Sabato 1, domenica 2 e lunedì 3 si succederanno il Teatro Miela di Trieste con “Come diventare africani in una notte”, il Teatro delle Selve di San Maurizio d’Opaglio con “Liberi tutti” e l’attesissimo Teatro del Lemming di Rovigo con “Cantami Orfeo”. Negli stessi giorni prende il via “Corpo”, shorts teatrali dei Chille de la balanza che alle ore 21 introdurranno gli spettacoli delle compagnie ospiti, rispettivamente con “Dialoghi di profughi” da Brecht sabato 1 settembre (in scena Matteo Pecorini e Rosario Terrone), “Io che vivo di passione” da Artaud domenica 2 settembre (in scena Claudio Ascoli) e “Il tempo è scorso si è addensato è scorso” da Campana lunedì 3 (con Sissi Abbondanza, Claudio Ascoli e Matteo Pecorini). “Corpo” ha come sottotitolo Germogli di teatro a San Salvi…in ogni dove, a sottolineare che le performances potranno essere agite – come spesso con i Chille! - anche in luoghi molto particolari dell’ex-città manicomio.
Ma ritorniamo agli spettacoli ospiti. Sabato 1 settembre ecco il Teatro Miela di Trieste in “Come diventare africano in una notte”: un italiano e un togolese si trovano gioco forza a condividere un appartamento quando accade un fatto inaspettato che costringe tutti a cambiare punto di vista. Un giaciglio da una parte, un materasso dall’altra, due estranei: Alessandro Mizzi, operaio “bianco” in cassa integrazione, inseguito dai debiti, e Mohamed Ba, togolese che suona lo jembe e vive di lavoretti sottopagati. La dura realtà della crisi si rispecchia nelle vite di due persone che sembrano apparentemente molto diverse. Ma la convivenza forzata costringe in due a conoscersi e a scambiarsi le opinioni, dando vita a esilaranti momenti di confronto, giungendo a inusuali punti di contatto. Il testo è una creazione a più mani, un momento creativo e umano dove la cultura europea e quella africana si incontrano e dialogano apertamente.
Domenica 2 settembre in scena il Teatro delle Selve con Liberi tutti di e con Franco Acquaviva. Lo spettacolo parla di quell’esperienza denominata la “Repubblica” Partigiana dell’Ossola. Esperienza unica di zona liberata militarmente in cui, dopo vent’anni di dittatura, si cercò di ristabilire forme organizzate di democrazia. La drammaturgia è costruita su testimonianze scritte intorno alla storia di quella fetta d’Italia liberata un anno prima della Liberazione, e che si diede per prima un governo democratico. Vediamo una ragazza di 16 anni vivere tra giochi d’infanzia ed esecuzioni per strada; tra la passione per la bicicletta e la scelta di aiutare i partigiani. Vediamo una Giunta Provvisoria che produce leggi e riforme - tra cui quella della scuola!; e centinaia bambini imbarcati su treni che li portano in Svizzera per sottrarli alle rappresaglie nazifasciste. Un paese, la Svizzera, che affronta il problema di profughi stranieri e…
Un piccolo grande evento è in programma lunedì 3 settembre con l’arrivo del Teatro del Lemming che presenta Cantami Orfeo di e con Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro. Allo spettacolo possono partecipare soli 20 spettatori: sono previste due repliche alle ore 21.15 (a seguire dopo la performance su Campana dei Chille) e alle ore 23.
“Cantami Orfeo” da una parte continua una ricerca sulla capacità del suono di costituirsi come stanza della memoria, dall'altra si pone come primo movimento di un progetto che il Lemming ha intrapreso attorno al mito di Orfeo ed alle Metamorfosi di Ovidio, sperimentando una drammaturgia dedicata al singolo e/o ad un piccolo gruppo di spettatori. Il lavoro è rivolto ad un piccolo gruppo di spettatori, invitati ad adagiarsi su un grande materasso/altare bianco: come a suggerire uno sprofondamento orfico nel regno dell'inconscio e della morte. La musica avvolge la percezione di ogni singolo partecipante. La visione procede dal basso verso l'altro ed è continuamente cangiante come in un infinito riflesso di specchi. Come sempre nei lavori del Lemming, non si tratta semplicemente di assistere ad uno spettacolo, quanto di esserne immersi e di vivere una piccola esperienza. E' come lo spettatore fosse invitato a compiere, come Orfeo, una sua personale catabasi, una discesa nel mondo infero che è anche un viaggio nella memoria.
L’ingresso ad ogni serata, che include la performance dei Chille più lo spettacolo ospite, costa 10 €. E’ possibile anche acquistare dei mini-abbonamenti che, al costo di soli 15 € permettono la partecipazione a n. 3 serate: Chille + spettacolo ospite.
Data la limitatezza dei posti disponibili, si consiglia una tempestiva prenotazione: tel. 055 6236195, whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it.
Ulteriori informazioni su www.chille.it.