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giovedì 21 novembre 2024

Ri-generazione urbana e cultura: incontro-confronto con architetti, artisti, studenti e urbanisti

04-09-2018

Martedì 4 settembre si inizia alle ore 16.30 a San Salvi per il Festival Storie differenti con un incontro dal titolo assai accattivante: “Ri-generazione urbana e cultura”. L’iniziativa è all’interno delle attività del MiBACT per l’anno europeo del patrimonio culturale. Ex-città manicomio, beni confiscati alle mafie, beni demaniali, stazioni abbandonate, ex fabbriche e capannoni abbandonati. Il nostro Paese ha uno straordinario patrimonio di beni in disuso che possono essere messi a servizio di progetti per lo sviluppo locale e di comunità, per la produzione artistica e culturale, per il reinserimento socio-lavorativo e per nuovi servizi di welfare collaborativo. Parte da San Salvi un incontro-confronto con antropologi, architetti, artisti, studenti e urbanisti. Tante le presenze e tutte significative: si va da Luca Bizzarri, co-direttore della collana New Fabric, all’antropologo Pietro Clemente, e ancora dall’urbanista Giancarlo Paba della fondazione Michelucci all’architetto Francesco Collotti della Facoltà di Architettura di Firenze, accompagnato dall’architetto Eliana Martinelli e dagli studenti del Laboratorio di progettazione. Particolarmente significativa poi la presenza dell’Arch. Marco Magni che illustrerà il progetto di ri-disegno dell’area di San Salvi. L’incontro è moderato da Carlo Francini, responsabile ufficio UNESCO di Firenze e vede la presenza di Giovanni Bettarini, assessore all’urbanistica del comune fiorentino.
Ingresso libero, ma si consiglia la prenotazione.
Info e prenotazioni tel. 055 6236195, whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it.
Ulteriori informazioni su www.chille.it.

Sempre martedì 4, ma alle ore 21 in scena il Teatro Invito di Lecco con un delicato ed emozionante omaggio a Walter Bonatti: “In capo al mondo”, uno spettacolo di e con Luca Radaelli, che così lo presenta: “Lecco, la città dove sono nato, è una delle capitali mondiali dell’alpinismo. A Lecco tutti vanno in montagna, parlano di montagna. Io amo la montagna, ma ho scelto di occuparmi di teatro. L’incontro con Walter Bonatti è avvenuto, non a caso, in una sala teatrale in una serata a lui dedicata: incontravo un eroe del nostro tempo. Che cos’è un eroe? Chi conduce una vita esemplare, e quale vita è più esemplare di quella di Bonatti? Ma dietro ogni vita ci sono mille contraddizioni, così ho voluto scavare per capire. Per trovare l’uomo, come avrebbe detto lui. Dietro Walter Bonatti non ci sono solo le leggendarie imprese alpinistiche o le celebri esplorazioni condotte per Epoca, dietro Bonatti c’è una filosofia di vita. C’è la volontà di arrivare alla meta senza compromessi, in un confronto leale con la Natura. C’è la curiosità, la voglia di conoscere, quella che condusse Ulisse oltre le colonne d’Ercole. C’è l’umiltà di confrontarsi con culture diverse dalla nostra, magari da noi considerate arretrate e invece più sagge perché in armonia con gli elementi naturali. C’è un grande senso della giustizia, quello che portò Bonatti a lottare per cinquant’anni, ostinatamente, per ristabilire la verità sulla spedizione del K2. Ognuno di noi, anche se non arriverà a compiere le imprese di Bonatti, si dovrà confrontare con le proprie sfide, con i propri traguardi, dovrà scegliere tra la purezza e il compromesso, tra la giustizia e l’opportunismo.”

Ulteriori informazioni su www.chille.it.