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giovedì 28 marzo 2024

La musica nell'impero ottomano, conferenza-spettacolo di Giovanni De Zorzi alle Oblate

08-09-2018

Nell’ambito di «FloReMus. Rinascimento Musicale Fiorentino», festival internazionale organizzato da Associazione L’Homme Armé, Sabato 8 settembre alle 18.30 alla Biblioteca delle Oblate, Sala Sibilla Aleramo (via dell’Oriuolo 24, piano terra, ingresso libero il musicista ed etnomusicologo Giovanni De Zorzi presenta una conferenza-spettacolo dal titolo «La musica nell’impero ottomano».

La conversazione va a collegarsi da un lato alla mostra su «Islam e Firenze» organizzata da Uffizi e Bargello, dall’altro al concerto-spettacolo “1571. La battaglia di Lepanto”, un momento dedicato alla musica in ambito ottomano fino al XVI secolo che ha concluso venerdì 7 la serie dei concerti serali di «FloReMus» (l’ultimo sarà pomeridiano, domenica 9 alle 16.30).

La musica classica ottomana è detta maqâm, un termine arabo diffuso altrove nel vasto mondo islamico per designare la musica d’arte. Uno specifico maqâm ottomano appare nella seconda metà del XV secolo e sintetizza apporti diversi: quello bizantino, ovviamente, e poi quello persiano, arabo e centroasiatico. Musicologicamente il maqâm ottomano è modale, microtonale, monofonico, eterofonico e basato su cicli ritmici complessi; esso è giunto sino noi grazie ad un raffinato sistema di trasmissione orale detto meşk, ma una sua tipica caratteristica, che lo rende unico nel vasto mondo islamico, è data dai numerosi sistemi di notazione musicale sviluppatisi nel corso dei secoli e, quindi, dal gran numero di composizioni musicali provenienti dal passato insieme al loro autore. La nostra conversazione, accompagnata da audiovisivi, si propone di presentare le principali componenti e i principali autori della nascente musica d’arte ottomana.

Giovanni De Zorzi (PhD) è musicista e docente di etnomusicologia all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Si occupa di musica classica e sufi di area ottomano-turca e centroasiatica. Alterna tra loro l’attività concertistica (flauto ney della tradizione ottomana), la ricerca sul campo, la scrittura, la direzione artistica di programmi musicali diversi, realizzati sinora soprattutto con il festival MiTO Settembre Musica e con l’IISMC della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Musiche di Turchia. Tradizioni e transiti tra Oriente e Occidente, con un saggio di Kudsi Erguner (2010); Con I dervisci. Otto incontri sul campo (2013). Tra le sue registrazioni: Ensemble Marâghî, Anwâr. From Samarqand to Constantinople on the Footsteps of Marâghî (2010); Ensemble Bîrûn (dir. Kudsi Erguner), Composers at the Ottoman Court (2013); Armenian Composers of Ottoman Music (2014); The maftirîms and the Works of Sephardic Jews in Ottoman Classical Music (2016); Greek Composers of the Ottoman Maqâm (2017), Music of the Courts from Herat to Istanbul (2018).

Iniziativa in collaborazione con Fondazione CRF - Regione Toscana - Institut Français de Florence - Fondazione Scuola di Musica di Fiesole onlus - Estate Fiorentina - Polo Museale della Toscana.

Per maggiori informazioni: www.hommearme.it