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mercoledì 25 dicembre 2024

"La democrazia del corpo 2018": Autoctonos II - in prima nazionale a Cango

27-09-2018
Giovedì 27 settembre 2018, alle ore 21.00, al Cango - Cantieri Goldonetta (via S. Maria, 25 - Firenze) l'apertura del Festival "La democrazia del corpo 2018", diretto da Virgilio Sieni, è affidata alla coreografa argentina attiva in Belgio Ayelen Parolin che presenta in prima nazionale "Autoctonos II", quintetto formato da una pianista e quattro danzatori. Un lavoro basato sulla tenacia fisica dei performer, una potenza a fior di pelle che fa esplodere la forza guerriera del gruppo. Al termine dello spettacolo incontro con l’artista.
 
Quintetto formato da una pianista-compositrice e da quattro danzatori, Autóctonos II si interroga sul ruolo del gruppo, del "fare gruppo", in questa società della fatica, dell'indifferenza e della produttività quale è la nostra. A prima vista astratto e al tempo stesso "matematico", lo spettacolo si basa sulla tenacia fisica e sull'impegno dei performer. Una potenza a fior di pelle, trattenuta e poi sempre più tenue. Allusione al cerchio - quello che dovrebbe (ri-)unire - e alla stabilità, all'ordine e all'omologazione: punti di partenza dello sviluppo coreografico, per far meglio trasparire le incrinature del sistema, le fragilità umane di ognuno, e così sperimentare la forza gregaria del gruppo, la sua forza guerriera. Una forza di esclusione potenzialmente analoga a una forza di resistenza.

Ayelen Parolin, nata a Buenos Aires, vive e lavora a Bruxelles. Ha studiato a Buenos Aires, alla Escuela Nacional de Danza e al Teatro di San Martin. In Europa ha seguito la formazione E.x.e.r.c.e. di Montpellier. Negli ultimi anni si è dedicata a indagare metodicamente la natura umana. Ognuna delle sue creazioni è incentrata intorno a un motivo ricorrente da cui prende le mosse la coreografia. Esplora l’autobiografia nel Solo 25.06.76 e in La Esclava; si confronta con l’animale dormiente che sonnecchia in ognuno di noi in Troupeau/Rebaño: interroga la femminilità e le dinamiche di gruppo in SMS e Love; contempla la figura maschile nel suo lavoro David. Nelle sue creazioni più recenti, Hérétiques, Nativos e Autoctonos II, Ayelen Parolin si immerge in una scrittura del movimento rigorosamente precisa, calcolata e ostinata, per parlare del sociale e del rituale in un’astrazione portata ai limiti del corpo. Ha creato e presentato il suo lavoro in Belgio, Francia, Italia, Spagna, Grecia, Norvegia, Finlandia, Germania, Austria, Lussemburgo, Svizzera, Serbia, Spagna, Paesi Bassi, Estonia, Israele, New York, Messico, Ecuador, Argentina e Corea del Sud.

Per ulteriori informazioni:
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