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giovedì 21 novembre 2024

"Il Vesuvio universale" di Maria Pace Ottieri alla Libreria IBS+Libraccio

11-10-2018
Giovedì 11 ottobre, alle ore 18.00, la Libreria IBS+Libraccio di Firenze (Via de’ Cerretani, 16r) ospita la presentazione del libro "Il Vesuvio universale" di Maria Pace Ottieri.
Insieme all’autrice sarà presente Piero Gelli, coordina Raffele Palumbo.

Un libro pulsante di vita che racconta la millenaria storia del vulcano e le tante esistenze che, ancora oggi, resistono arroccate sotto la sua ombra sospese tra bellezza e orrore.
Il Vesuvio è uno dei vulcani più pericolosi del mondo, settecentomila persone vivono alle sue pendici, in un territorio che ha una densità di popolazione più alta di quella di Milano e Roma. Il suo stato attuale è un quieto dormiveglia, sembra essere caduto in
un sonno profondo ed eterno, ma è solo un’illusione. Non è la prima volta nella storia che mostra per lungo tempo l’aspetto di montagna benevola e generosa, su cui gli uomini immemori tenacemente nascono, coltivano, pregano. Ma in un attimo potrebbe ridestarsi e scrollarsi di dosso le migliaia di abitanti abbarbicati alla sua carne.
I primi scheletri rinvenuti sono dell’età del bronzo, vittime di un’eruzione che, in un solo giorno, trasformò il paesaggio idilliaco della piana campana in un deserto grigio rimasto inabitabile per tre secoli. Poi l’esplosione improvvisa e devastante che cancellò le città
di Ercolano e Pompei. E nel 1631, dopo quasi mezzo millennio di silenzio, il vulcano, in
un istante d’ira, fece migliaia di morti. Infine l’ultimo segno di vita, il 18 marzo del 1944. Da allora il Vesuvio è placidamente inerte ma comunque sempre minaccioso. Intorno ai suoi crateri scorrono strade e si affollano paesi più o meno piccoli; non una città, non una periferia, ma una conurbazione, un territorio con decine e decine di centri abitati gli uni a ridosso degli altri, in cui abitano migliaia di persone. Ci sono gli essiccatori di merluzzo di Somma Vesuviana, una tradizione che prosegue da generazioni; quasi tutto lo stoccafisso e il baccalà che arrivano dal Nord e sono poi venduti in Italia passano di qui. Ci sono gli operai di Pomigliano, i vecchi che potevano cantare e quelli di oggi che per essere più efficienti non cantano più. Ci sono gli agricoltori della Terra dei Fuochi. I roghi tossici, le ville romane e le cave riempite di rifiuti, i morti ammazzati.
Maria Pace Ottieri, con lo spirito della reporter e lo sguardo colto di una raffinata scrittrice, ascolta le storie e le voci di questa terra sotto la quale scorrono fiumi di lava, per restituirci il ritratto, intenso e poetico, di un mondo in cui le vite si consumano da sempre come se fossero ostaggio della catastrofe che incombe.

Maria Pace Ottieri è scrittrice e giornalista. Per Mondadori ha pubblicato Amore Nero, per nottetempo Quando sei nato non puoi più nasconderti da cui il regista Marco Tullio Giordana ha tratto il film omonimo, Abbandonami (Premio Grinzane Cavour 2005), Chiusi dentro (2011) e Promettimi di non morire (2013). Per Einaudi ha pubblicato Raggiungere l’ultimo uomo (2009).

Per ulteriori informazioni: www.ibs.it  - www.libraccio.it