Come riproporre oggi un approccio critico alle metamorfosi della soggettività contemporanea che recuperi, sia pure parzialmente, alcuni risultati della grande tradizione dell’antropologia filosofica del Novecento?
Martedì 6 novembre 2018, alle ore 18.00, la
Libreria IBS+Libraccio di Firenze (Via de’ Cerretani, 16r) ospiterà la presentazione dell’opera "
Fogli di via. Ai margini dell’antropologia filosofica" di
Ubaldo Fadini (Edizioni Clinamen). Discuteranno del volume insieme all’Autore: Manlio Iofrida e Stefano Righetti.
Fadini sottolinea la fertilità della combinazione tra un piano di teoria della natura e un piano di teoria della società: ciò consente di individuare con nettezza almeno uno dei caratteri più significativi della complicazione odierna relativa al rapporto tra l’uomo e la tecnica, di quel manifestarsi del corpo vivente come dimensione inclusiva di componenti essenziali di sapere sociale applicato. È in quest’ottica che Fogli di via presenta una linea di ricerca che non si accontenta di riassumere percorsi di riduzione di un artificiale sempre più sofisticato a un particolare dato antropologico di partenza e neppure di richiamare semplicemente dinamiche di ibridazione o di “con/fusione” tra umano e tecnologico, secondo le modalità proprie del discorso del “post-umano”. Punta, invece, ad un’articolazione del compito critico che vuole cogliere proprio le “ragioni” concrete, le “logiche” materiali, che stanno alla base delle trasformazioni antropologiche concernenti i piani della sensibilità e dell’intelligenza umane.
Ubaldo Fadini insegna Filosofia Morale presso l’Università di Firenze. Fa parte dei comitati di redazione di numerose riviste, tra cui «Aisthesis», «Iride», «Millepiani», «Officine filosofiche». Tra i suoi lavori più recenti segnaliamo: Il futuro incerto (2013); Divenire corpo (2015); Il tempo delle istituzioni (2016). Con la casa editrice Clinamen ha pubblicato, nel 2007, Le mappe del possibile. Per un’estetica della salute.
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