Spazio al genere classico con
Pierluigi Battista, che
martedì 20 novembre presenterà il suo ultimo libro
Il senso di colpa del dottor Zivago (La nave di Teseo) in dialogo con la giornalista
Geraldina Fiechter alla
Scuola Fenysia (Via de’ Pucci, 4 - Firenze).
Battista racconta la vita da romanzo di Boris Pasternak, una storia avvincente di donne e poeti, spie e carteggi segreti, in cui si intrecciano pericolosamente letteratura e passione. Quando il 16 agosto del 1960 la polizia sovietica bussa alla porta di Olga Ivinskaja, la donna conosce già il motivo di quella visita sgradita. Da quindici anni è infatti l’amante, l’amica, la confidente dello scrittore Boris Pasternak, diventato un nemico della patria all’indomani della pubblicazione clandestina del Dottor Živago. Olga è entrata a tal punto nel cuore di Boris da ispirare la protagonista femminile del romanzo, l’immortale Lara. Nel 1960 Pasternak è ormai morto da qualche mese, sono passati tre anni dalla prima edizione del romanzo e due anni dal Premio Nobel che è stato costretto a non ritirare, così Olga finisce in Siberia dopo un processo sommario. È solo l’ultimo capitolo, postumo, della vita sentimentale di uno scrittore irregolare, segnata da amori folli e abbandoni repentini: dalla seconda moglie Zinaida, rubata a un amico, alla poetessa Marina Cvetaeva, fino all’incontro folgorante con la sua nuova musa, Olga. Intorno, scorre la vita ambigua di Pasternak verso un regime che contesta in privato ma che non esita ad appoggiare pubblicamente, tradendo gli ideali dei compagni intellettuali come Anna Achmatova e Osip Mandel’štam, che conoscevano gli orrori della Lubjanka.
Pierluigi Battista è inviato e editorialista del "Corriere della Sera", di cui è stato vicedirettore dal 2004 al 2009. Ha lavorato come inviato alla "Stampa" e come condirettore a "Panorama". Per La7 ha condotto il programma "Altra Storia" (2003-2007). Tra i suoi libri ricordiamo: La fine dell’innocenza. Utopia, totalitarismo e comunismo (2000), Cancellare le tracce. Il caso Grass e il silenzio degli intellettuali italiani dopo il fascismo (2007), La fine del giorno. Un diario (2013), I libri sono pericolosi, perciò li bruciano (2014), Mio padre era fascista (2016) e A proposito di Marta (2017).
Geraldina Fiechter sociologa per formazione e poi giornalista professionista, per molti anni alla Nazione e al Quotidiano Nazionale, autrice di programmi radio-televisivi e responsabile di una collana di Medicina Narrativa, una vita (e una maternità) più rock che classica e ancora troppi progetti in cantiere. L'ultimo andato in porto: il docu-film sulle ragazze del Novecento "Lievito Madre" proiettato alla Mostra del cinema di Venezia.
Fenysia – Scuola di linguaggi della cultura nata da un’idea di Alba Donati, poetessa e presidente del Gabinetto Vieusseux,e diretta insieme a Pierpaolo Orlando, Scuola Fenysia è la prima scuola di linguaggi dedicata alla cultura. Scuola Fenysia organizza corsi bimestrali e trimestrali sui linguaggi delle diverse discipline culturali, come arte, cinema, legge, narrazione, musica, giornalismo culturale, editoria e comunicazione, traduzione di testi letterari. Scuola Fenysia si avvale del patrocinio del MiBact, del Comune di Firenze, del Gabinetto Vieusseux e di Montedomini e dell’importante contributodella Fondazione CR Firenze finalizzato ad offrire borse di studio per studenti meritevoli e in difficoltà economiche.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per ulteriori informazioni:
www.scuolafenysia.it