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giovedì 21 novembre 2024

"Ultima vela", presentazione del libro di poesie di Francesco Belluomini

06-12-2018
Giovedì 6 dicembre 2018, alle ore 17.00, nella Sala Oriana Fallaci della Città Metropolitana di Firenze, in via dei Ginori 8, presentazione del libro di poesie 'Ultima vela' di Francesco Belluomini (Samuele Editore 2018), poeta, scrittore, fondatore del Premio Letterario Camaiore oggi Premio Letterario Camaiore – Belluomini. Interventi di Michele Brancale, Marco Ciaurro, Paola Lucarini. Letture a cura di Jacopo Vettori. L'incontro è promosso da 'Sguardo e sogno' e 'Samuele Editore', in collaborazione con la Metrocittà.

“Un percorso da stato d’emergenza /da vero giramondo dei mestieri”, descrive così la sua “avventura” umana e intellettuale, Francesco Belluomini, giusto all’inizio del libro, Ultima vela, autobiografia “in forma poetica”, che raccoglie e condensa il suo lascito di esperienze in forma di parole, la sua storia (“tutto me stesso”), sotto un titolo metaforicamente comprensivo e allusivo di molte cose, della passione del mare non meno che del fatto che questa fatica si colloca in maniera riassuntiva al punto estremo dell’intera sua vita e costituisce in un certo modo il suo testamento morale nel consegnare ai posteri, senza falsa modestia, i montaliani “fatti” e “nonfatti” di un’esistenza quanto mai singolare, ricca di emozioni e “invenzioni”.

“Un percorso da stato d’emergenza”, attraverso “differenti mondi”, ma con una stella polare, un punto di riferimento inderogabile dal principio fino alla fine, che è la poesia: coltivata e praticata direttamente o stimolata e promossa, con indefessa pazienza e fedeltà, a costo di fatiche e innumerevoli battaglie, nell’infido mare dell’esistenza, la poesia, intesa non solo nel senso più proprio di scrittura ma anche come continua messa in gioco e “invenzione” di sé sulla scena della vita, ha costituito per l’autore il fecondo lievito di progetti, propositi e realizzazioni nell’arco di almeno mezzo secolo, attraverso stagioni e libri e soprattutto attraverso la sua “creatura” più significativa e duratura, quel Premio di Poesia, autentico “monumento”, per sua stessa definizione, che, intitolato alla sua città, ossia Camaiore, continua a costituire, a partire dagli inizi degli anni Ottanta e a tutt’oggi, la testimonianza più viva e concreta di un amore sconfinato, capace di esporlo alle “raffiche di poppa” e ai “perigliosi fortunali” di malevoli e invidiosi inchiodandolo, “disarmato” ma tetragono, come un novello Ulisse, all’”albero del velame” della sua passione.

[…]

Il risultato è il poema di una vita, di continui andirivieni tra porti e mestieri i più diversi, una vita costellata da viaggi, avventure, disavventure, amori e perfino da naufragi, oltre che da libri: quelli suoi, in versi e in prosa, usciti presso Editori differenti, grandi o piccoli che siano, e gratificati anche da riconoscimenti sempre più prestigiosi in Italia e all’estero; e quelli altrui, letti insaziabilmente dapprima solo nelle pause di un lavoro faticoso sulle navi, poi “nottetempo” e nei silenzi, da inventore e Presidente di un Premio Letterario, che è diventato nel tempo uno specchio della società non soltanto letteraria italiana.
Dalla prefazione di Vincenzo Guarracino.

Per maggiori informazioni: www.cittametropolitana.fi.it