Politica e uso delle notizie tra Cinquecento e Seicento. Se ne parla a Firenze all’Istituto Sangalli nell’ambito dei rapporti intercorsi tra Toscana e Spagna in Età Moderna. L’incontro arriverà a dimostrare che, come oggi in tempi di fake news, “le notizie sono una merce da divulgare o tenere gelosamente segreta in un continuo gioco di specchi, tra sotterfugi, omissioni, furti e ricatti”, spiega Massimo Carlo Giannini, direttore dell’Istituto Sangalli di Firenze. Di questo si parlerà giovedì 13 dicembre, alle 17, presso la sede dell’Istituto, in Piazza San Firenze 3. Protagonisti Massimo Carlo Giannini, direttore dell’Istituto Sangalli di Firenze e Francesco Martelli dell’Archivio di Stato di Firenze che presenteranno il libro della studiosa Paola Volpini Los Medici y España. Príncipes, embajadores y agentes en la Edad Moderna (Madrid, Silex, 2017). Il volume, edito da una prestigiosa casa editrice spagnola, apre nuovi e interessanti squarci sulla storia dei rapporti politico-diplomatici e degli interscambi culturali tra la Spagna e la Toscana nel Cinquecento e nel Seicento. Protagonista del libro è il continuo scambio di informazioni tra sovrani, principi, ministri, ambasciatori ed esponenti di primo piano della vita fiorentina e madrilena del tempo che - come gli odierni politici - guardavano alle notizie come a una merce da divulgare o tenere gelosamente segreta in un continuo gioco di specchi, tra sotterfugi, omissioni, furti e ricatti. Modera Maria Pia Paoli, della Scuola Normale Superiore di Pisa.
L’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose è stato fondato a Firenze il 9 aprile 2014, grazie alla liberalità degli eredi della famiglia Sangalli di Rogno, in provincia di Bergamo. E’ un’associazione a-confessionale e laica. Suo scopo principale è il sostegno finanziario nei confronti dei giovani ricercatori al fine di poter continuare i loro studi dopo la laurea e dopo il dottorato di ricerca, grazie all’erogazione di borse di studio, di micro-finanziamenti per la partecipazione ad iniziative scientifiche e all’istituzione di premi per lavori da pubblicare. Dalla Spagna, dalla Svezia, dal Kenya, dalla Cina, dal Qatar, dall’Argentina e dallo Zimbabwe, sono solo alcuni dei paesi di provenienza dei ricercatori arrivati a Firenze grazie alle borse di studio dell’Istituto Sangalli. Tra le finalità quella di favorire e promuovere, a livello nazionale e internazionale, gli studi socio-religiosi sia in ambito storico, in prospettiva inter-disciplinare, sia in una dimensione più latamente culturale, aperta al confronto e al dialogo interreligioso.
Per maggiori informazioni: www.istitutosangalli.it