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mercoledì 25 dicembre 2024

Paradigma: il tavolo dell'architetto Leonardo Ricci al Museo Novecento Firenze

31-12-2018

Dopo Mario Cucinella, Gianluca Peluffo e Benedetta Tagliabue, un nuovo appuntamento del ciclo Paradigma con il tavolo dell'architetto Leonardo Ricci (in mostra fino al 28 marzo 2019), allievo di Giovanni Michelucci e protagonista della ricostruzione della Firenze post-bellica, che arriva al Museo Novecento Firenze (piazza Santa Maria Novella, 10) nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita. L’intenzione di Laura Andreini, che ha curato l’allestimento in collaborazione con Giovanni Bartolozzi, Pietro Carafa e Clementina Ricci, è quella di mostrare lavori inediti, immagini, modelli e di ricreare il tavolo di lavoro dell’architetto esponendo non solo le opere, ma anche gli oggetti di cui amava circondarsi. Il libro manifesto di Ricci Anonimo del XX secolo, pubblicato in America nel 1962 e in Italia nel 1965, permette al grande pubblico di conoscere una figura centrale della cultura fiorentina e internazionale che concepiva la disciplina architettonica come uno “scarto di lavorazione” necessario al proprio pensiero esistenzialista, per riposizionare l’uomo nella comunità, unico sistema positivo in cui vivere.

Leonardo Ricci (Roma, 1918 – Venezia, 1994)
L’intensa e poliedrica attività creativa ha inizio con la pittura. Apprende “l’amore per l’architettura” da Giovanni Michelucci, di cui è allievo, assistente e collaboratore. Nella Firenze postbellica partecipa ai concorsi per la ricostruzione della città e avvia l’impegno didattico nell’insegnamento universitario. La sua opera-manifesto è l’insediamento residenziale organico di Monterinaldi a Firenze, che insieme ai villaggi per le comunità valdesi di Agape a Prali e di Monte degli Ulivi a Riesi, esprime pienamente la sua poetica comunitaria e il suo procedimento creativo. Nel quartiere di Sorgane a Firenze progetta La Nave: un organismo architettonico complesso e flessibile, che nelle sue intenzioni cerca di superare gli aspetti critici dell’Unité d’habitation di Le Corbusier. La matrice organico-espressionista dell’architettura di Ricci si esalta nella casa Mann Borgese a Forte dei Marmi, nei progetti per l’incompiuta villa Pleydell-Bouverie e per la villa Balmain all’Isola d’Elba e in molte altri progetti architettonici non realizzati. Preside della Facoltà di Architettura di Firenze dal 1971 al 1973, è stato direttore dell’Istituto di Urbanistica e presidente della sezione Toscana dell’INU, visiting professor e graduate research professor in prestigiose università americane. Leonardo Ricci muore a Venezia nel 1994. L’ultima sua opera, il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze, ha avuto una realizzazione postuma e travagliata, che non restituisce in maniera soddisfacente il progetto originario.

Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it