Città di Firenze
Home > Webzine > "Invece accade. Dal diario di un giudice dell’asilo" al Teatro Spazio Alfieri
mercoledì 25 dicembre 2024

"Invece accade. Dal diario di un giudice dell’asilo" al Teatro Spazio Alfieri

29-01-2019
Una rappresentazione che si propone di celebrare il Giorno della Memoria, collegando il ricordo delle atrocità della Shoah con l’attenzione alle nuove forme di de umanizzazione che caratterizzano la nostra epoca e che riguardano il fenomeno delle migrazioni, specie dall’Africa, ma non solo. È lo spettacolo "Invece accade. Dal diario di un giudice dell’asilo" tratto dai testi di Luciana Breggia che andrà in scena martedì 29 gennaio 2019, al Teatro Spazio Alfieri alle 18.15. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Lo spettacolo sarà preceduto dall’intervento dell’assessore ad Accoglienza e Integrazione Sara Funaro. ‘Invece accade. Dal diario di un giudice dell’asilo’ si svolge in forma di reading con due lettrici che si alternano nella lettura delle storie. A queste si accompagnano immagini, musiche e dati che mirano a dare informazioni essenziali sui fenomeni affrontati come la schiavitù dei bambini o lo sfruttamento a fini di prostituzione e simili. Il racconto di quello che avviene oggi è svolto attraverso un punto di vista particolare: quello del giudice chiamato a decidere le domande di protezione internazionale. L’audizione del richiedente asilo, centrale nel procedimento di protezione, fa giungere nelle aule dei tribunali storie di luoghi lontani, di realtà complesse e di culture diverse. Casi difficilissimi da valutare, eppure necessariamente oggetto di un verdetto. Dall’asciutta narrazione di queste storie, quasi appunti per un diario, emerge una realtà dove allignano forme di schiavitù, sfruttamento, il rischio di morte, l’esposizione all’assistenza alle morti altrui e nuovi campi dove si praticano sevizie e crudeltà. Il ricordo di ciò che è stato deve servire a evitare che simili atrocità si ripetano. È questo il modo migliore per onorare quanti sono morti allora perché la loro sofferenza e la loro morte non sia vana. Ed è un modo che ci viene chiesto espressamente: Etty Hillesum, vittima ad Auschwitz nel 1943, lancia l’appello: “Dai campi dovranno irraggiarsi nuovi pensieri, nuove conoscenze dovranno portare chiarezza oltre i recinti di filo spinato… Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, allora è stato inutile”. Lo spettacolo è promosso per il Giorno della Memoria dall’associazione L’Altro diritto onlus in collabora zione con il Comune, la Regione Toscana, l’Associazione Nazionale Magistrati-Toscana, la Camera di Commercio di Firenze, l’Ordine degli Avvocati di Firenze e la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze - Scuola Forense.

(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Firenze)