Un ambiente innovativo in cui trovano spazio artisti ed esperti internazionali affiancati da tecnologie futuriste, in grado di creare sinergie affascinanti. È il Bright Festival, la cui prima edizione si terrà il 21, 22 e 23 febbraio 2019 fra la Stazione Leopolda e gli spazi di TSH Collab e Florence Out Of Ordinary (FOOO), nel nuovissimo The Student Hotel di Firenze.
Producer della squadra di Manuel Agnelli a X Factor e, fra gli altri, anche di Fabri Fibra, Big Fish terrà una lecture curata da Napier Academy alla Stazione Leopolda. Durante l'incontro racconterà come si è avvicinato alla musica nonché l'evoluzione nel suo lavoro, da beatmaker a produttore artistico.
Il beatmaker realizza strumentali ed è un lavoro prevalentemente tecnico, mentre il produttore artistico è come uno psicologo che ha la competenza fondamentale di capire chi ha davanti, senza imporsi ma valorizzando il talento dell'artista. Big Fish spiegherà l’approccio e i metodi di lavoro utilizzati con star come Elisa, Gue Pequeno, Young Singorino e i talenti di X Factor, oltre a sopracitato Fabri Fibra. Al termine dell’intervento mostrerà, sequencer alla mano, la genesi di un brano da lui prodotto e gli step che hanno portato alla realizzazione del brano finale.
Dagli Stati Uniti Craig Caton-Largent, mostro sacro dell’animazione 3D che ha lavorato nell’ambito dei visual effects per più di 38 anni e ha creato effetti speciali per più di cento film tra cui Jurassic Park, Batman – il ritorno, Ghostbusters, Apollo 13 e Terminator 2. Caton-Largent, che si dividerà fra una masterclass e TSH Collab e una lecture alla Stazione Leopolda, è uno degli otto co-fondatori di Digital Domain, azienda leader nella produzione di effetti speciali con sede a Los Angeles. È inoltre docente presso la New York Film Academy.
Attraverso una serie di clips dei suoi lavori, racconterà il suo percorso professionale, che va di pari passo con l’evoluzione delle tecnologie e delle tecniche per gli effetti speciali nel Cinema. Attraverso la sua lecture, svelerà misteri, retroscena, limiti esecutivi e problematiche di illustri capolavori “senza tempo” che hanno fatto e continuano a far sognare grandi e piccini: da ET a Jurassic Park, da How to train a Dragon.
La Stazione Leopolda ospiterà anche una masterclass dedicata al lighting design condotto da Luciano Tovoli, direttore della fotografia di livello internazionale, autore dello studio sulle luci di Suspiria, Dracula 3D di Dario Argento. L’incontro, della durata di 3 ore, verterà sui temi della luce e dei colori in ambito cinematografico. Attraverso la proiezione di alcuni dei suoi più importanti lavori, verranno analizzate e teorizzate le tecniche utilizzate al fianco di registi come Nanni Moretti, Vittorio De Seta, Michelangelo Antonioni, Dario Argento, Maurice Pialat, Valerio Zurlini, Francis Veber, Andrej Tarkovskij, Ettore Scola, Julie Taymor, Barbet Schroeder e molti altri. All’intervento seguirà la presentazione attiva del nuovo libro di Luciano Tovoli su Suspiria. Il volume intervista, pensato per essere accessibile anche ai non addetti ai lavori, ripercorre le tappe della realizzazione di un immortale capolavoro, dai test effettuati per la fotografia fino ai processi di stampa, facendoci rivivere un’incredibile avventura estetica.
Sul fronte della fotografia digitale spazio a Francesco Francia, ospite per un workshop a TSH Collab e per una lecture alla Stazione Leopolda. Francia è un fotografo pubblicitario e di moda a livello nazionale, docente ufficiale Nikon School, fotografo ufficiale per PlayBoy Italia, docente di fotografia avanzata e illuminotecnica al CSF Adams di Roma. Note le pubblicazioni su Vanity Fair, Photo world magazine, Vero, oltre al sopracitato Playboy.
Le tematiche affrontate saranno di ampio respiro anche se il cuore del suo intervento sarà incentrato su aspetti tecnici come: composizione, tecnica di ripresa e sistemi di illuminazione atti ad indirizzare i partecipanti alla realizzazione di immagini efficaci in tutti gli ambiti della fotografia di soggetto, sia indoor che outdoor, con particolare riferimento alla fotografia di ritratto ambientato e alla fotografia pubblicitaria.
Tra gli altri ospiti degli incontri alla Leopolda, Stefano Fake, artista e video designer italiano, che realizza installazioni utilizzando video, film, fotografie, design, sculture e tecnologie interattive. Precursore della tecnica del 3D videomapping (videoproiezioni architetturali che ridisegnano con illusioni ottiche le facciate dei palazzi) Fomasi è stato incluso nel prestigioso International Lighting Design Index e partecipa ora alla realizzazione delle mostre multimediali di Magritte, Klimt, Van Gogh e Leonardo Da Vinci in giro per il mondo.
Il settore museale, e il suo profondo mutamento legato alla necessità di offrire esperienze artistiche innovative e capaci di soddisfare un pubblico che chiede sempre più interazione, coinvolgimento e personalizzazione, è rappresentato dalla lecture Immersive Art Experience di Mick Odelli.
Il founder di Drawlight mostrerà come, grazie ai media immersivi e alle nuove tecnologie, il pubblico possa divenire protagonista di uno storytelling immersivo, profondo e personalizzato che permette di addentrarsi in prima persona nel processo creativo e nella genesi delle opere, in empatia con l’artista e il pensiero che ha guidato la sua mano.
La sintesi sonora e la produzione musicale realizzata attraverso i nuovi dispositivi tecnologici, è invece appannaggio della masterclass di Enrico Cosimi: uno dei massimi esperti di sintesi sonora riconosciuti a livello internazionale; musicista, compositore, docente, consulente del MIUR-Ministero dell'Istruzione, beta tester Moog, Kurzweil, Novation, Arturia e PPG.
Sempre sul fronte musicale impossibile non menzionare Jonty Skrufff, ospite di una demo curata da Tenax Academy Firenze. Brand ambassador di Pioneer Dj, Jonty Skrufff sbarcherà da Berlino per mostrare tutte le funzioni e le potenzialità dei nuovi cdj 2000 Nexus 2 e del nuovo sampler djs 1000. Il fondatore e presentatore di Pioneer Dj radio, nonché resident dei club Sisyphos Berlin e The Egg London, sarà ospitato da Tenax Academy in una performance di rarità.
Nell'ambito del graphic design spicca il nome di Sara Franci: fiorentina, 35 anni, le sue illustrazioni realizzate con iPad Pro e Apple Pencil hanno conquistato Apple. La storia di Sara è stata raccontata da Angela Ahrendts sul palco dell'ultimo keynote Apple di New York.
Live set e dj set alla Stazione Leopolda
Non solo talks e masterclass, nel programma serale del Bright Festival spicca sicuramente il dj set di Derrick May previsto per venerdì 22 febbraio.
Padre fondatore della musica dance elettronica di Detroit, ha nel tempo imposto un sound elegante, erede di Kraftwerk, Funkadelic e della scuola Motown. CLa sua carriera è segnata dalla pubblicazione di singoli brani che definirono il nuovo genere: Nude Photo (1987) unisce singhiozzi futuristici, eleganza Jazz, ritmo Disco, fascino e ballabilità, ripetizione e piccole variazioni. Il capolavoro giunge probabilmente con String Of Life (1987), un energico e muscolare incedere ritmico per tastiere che poi si fa infettare da Jazz e ritmi pseudo-caraibici: una enciclopedia ritmica che spazia da Moroder al Soul, dal Jazz al Pop alla Classica. Dopo questi brani-manifesto, May smette i panni di punto di riferimento del nuovo genere, continuando a lavorare ai remix e come produttore.La reputazione di Derrick May come originatore è rimasta intatta nonostante più di un decennio di inattività di registrazione; da anni performa sui palchi di tutto il mondo e nei più importanti festival internazionali.
Sul palco della Leopolda, nella stessa serata di Derrick May, anche la della boliviana Iva, uno delle più celebrate e stimate dj femminili del Sudamerica. Il suo viaggio musicale inizia allenandosi come batterista, fino a quando trova la sua vera vocazione scoprendo musica elettronica. Iva è stata in grado di applicare la sua intensa passione e comprensione di acustica complessa ai ritmi di questo nuovo mondo.
La sua abilità tecnica e l’intuizione naturale per la musica da ballo si diffonde rapidamente e in poco tempo condivide il palco con dj di fama internazionale come John Digweed, MANDY, Nick Warren, Anja Schneider e Tiesto. Dopo aver trascorso alcuni anni in giro per il mondo suonando in alcuni dei più grandi club e festival, Iva ha deciso di prendere in mano la situazione stabilendo Electro Preste, un festival che celebra e unifica il folklore tradizionale del paese andino con la cultura musicale dance moderna. Ora al suo terzo anno, Electro Preste è uno dei maggiori eventi nel calendario culturale boliviano, e ci sono persino piani per esportare il concetto a livello internazionale molto presto.
Sabato 23 febbraio il programma serale propone il nome di Francesco Tristano, pianista e compositore classico innamorato della techno. Il cognome e i riccioli scuri dichiarano le origini italiane di Mr. Tristano, ma gli occhi azzurri e il suo passaporto arrivano dal Nord: Francesco è di nazionalità lussemburghese, anche se da tempo vive nella più mite (e festaiola) Barcellona. Diplomatosi alla prestigiosissima Juilliard School di New York, dopo avere studiato ai conservatori di Bruxelles, Lussemburgo, Parigi e Riga, Tristano ha firmato un contratto con la Deutsche Grammophon, il non plus ultra delle etichette discografiche di musica classica, sviluppando progetti che includevano Bach e Cage, Stravinskij e Ravel.
L’interesse per la musica elettronica, e il suo sodalizio con alcuni dei Dj più rappresentativi della scena attuale l’hanno portato di diritto in cima alle line-up dei migliori club e festival del mondo. Davvero niente male per un artista che potrebbe tranquillamente definirsi un veterano della scena classica così come di quella elettronica, se non fosse che all’anagrafe ha appena trentacinque anni.
A seguire, dopo il live set di Tristano, quello di Ark: pioniere del nuovo stile sperimentale / minimal house in Francia da oltre dieci anni, con numerose pubblicazioni sulla label Brif, ARK ha continuato a collaborare e ad ispirare una moltitudine di star affermate e emergenti di oggi in tutta Europa, e nel mondo.
Dalle sue origini come chitarrista ha fatto amicizia con la leggenda di Pepe Bradock e ha collaborato con il grande Matthew Herbert. La serie EP "Alleluyark" del 2003 ha riaffermato il suo status di protagonista principale di sperimentale, groove led house e techno. Il suo Long Player del 2005 su Perlon, "Caliente" gli è valso il plauso della critica, che è supportato dai suoi lavori più recenti insieme a Shalom (come Shalark), Krikor (come Krikark), Cabanne (come Copacabannark), Mikael Weill (come Les Cerveaux Lents ) e Dolibox. Il suo cannone di remix è lungo quanto il tunnel del canale, rielaborando artisti del calibro di Stephen Beaupre, Mr. Oizo, Archive, Mossa, Salif Keita, Slabb, Krikor, Fym, Cabanne, Robag Wruhme ... Il suo nuovo album "Arkpocalypse Now" (Perlon) è uscito nel maggio 2010 e il suo ultimo EP solista "Arkuarium" (Thema021) lo scorso ottobre.
Tra gli altri appuntamenti, lecture, workshop e demo, presso The Student Hotel meritano di essere menzionati: L’arte digitale nella moda e 3D con Ruggero Lupo Mengoni (Istituto Marangoni), Multimedia Arts con Francesca Giulia Tavanti (Istituto Marangoni), Video Mapping con Gianluca Del Gobbo, Vjing e Mapping di luci con Emanuele Russo (Delta Process), After Effects e Photoshop: dalla foto al video animato con Ingrid Lamminpää (Ied), Crowdfunding e marketing per gli artisti con Francesco Caprai (Napier Academy), Composizione & Mixaggio per la musica elettronica con Leonardo Gonnelli (Deep Perfect Records), Dal green screen al tracking 3D con Veronica Citi (Laba), It’s all about the samples con Andrea Ricci (Sample Sound), Produzione Audiovisual con Max MSP con Maurizio Giri, Produzione timbrica e sintesi sottrattiva con Enrico Cosimi, Motion Basics: Fondamenti di Cinema 4D con Davide Gianese (Gigraphex), One Man Band video production con Thomas Pizzinga (Ied), Problem solving nella post-produzione con Andrea Vassallini (Co-Rent), Mondi paralleli con Antonio Laudazi (Ied).
Nella fascia pomeridiana dei giorni venerdì e sabato, negli oltre 700 mq di area espositiva del festival, installazioni interattive e immersive realizzate dagli studi italiani più importanti di italia, tra cui: The Fake Factory (Firenze), Apparati Effimeri (Bologna), Rf Studio (Firenze), Mou Factory (Cremona), Olo Creative Farm (Como), Delta Process (Modena), Luca Agnani Studio (Macerata), Wase Visual Communication (Caserta), Gianluca Del Gobbo (Roma), Cross Media Group (Firenze), Gold Vr (Firenze).
Una sorta di mostra multimediale-digitale in contrasto con l'architettura della Stazione Leopolda che si traduce in un percorso tra installazioni interattive, realtà virtuale e aumentata, esperienze immersive di visual, lighting design e interaction design, con le quali lo spettatore potrà interagire in real time.
Con oltre 30 speakers ed artisti internazionali, 1500 mq di dancefloor e 80 ore di attività conference e demo, il Bright Festival si candida a diventare un punto di riferimento regionale e nazionale nel settore digital ed entertainment.
Il Bright Festival è supportato dalla Camera di Commercio di Firenze nell'ambito del progetto di destagionalizzazione del turismo. Sono partners dell'iniziativa: Comune di Firenze, The Student Hotel Florence, TSH Collab, Florence Out Of Ordinary (FOOO), Booking.com, Nana Bianca, Università degli Studi di Firenze – DIDA – dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Moda, IED Firenze, Napier Academy, New York Film Academy, Istituto Marangoni, Laba, Tenax Academy Firenze, Eon Reality, Co-Rent, Apparati Effimeri, Luca Agnani Studio, Studio RF, Draw Light, Gigraphex, Sample Sound, LABA, Fashion Research Italy, Nemo Academy, Modartech, Lungarno, Soundwall, Firenze Spettacolo, Zero.
Info orari, biglietti e programma completo del festival su www.brightfestival.com