È la zuppiera con sottopiatto concessa in prestito dall’Ermitage di San Pietroburgo uno dei pezzi che hanno attirato di più i visitatori durante le visite guidate gratuite a Palazzo Pitti per la mostra Fragili tesori dei Principi. Le vie della porcellana tra Vienna e Firenze, curata da Rita Balleri, Andreina d’Agliano, Claudia Lehner-Jobst e realizzata in collaborazione con la collezione del Principe di Liechtenstein (Vaduz–Vienna). L’opera in porcellana dipinta in policromia e dorata, montatura in oro, diamanti, cammei in conchiglia, firmata nello specchio della base monogramma CF (Christian Frey) e risalente al 1735, è esposta in una delle prime vetrine della sala che apre la mostra.
Un viaggio nella storia del gusto presso le Corti viennese e fiorentina durante il Granducato lorenese alla reggia di Palazzo Pitti, che ospitò la dinastia medicea e quella lorenese, risplende del fascino esotico attribuito alla porcellana, che durante il Settecento inebriò le Corti d'Europa divenendo identificativo dello status sociale di chi la possedeva e, quindi, veicolo di diffusione del gusto e delle mode.
La mostra che, in poco meno di un mese, sta riscuotendo ottimi risultati, sia in termini di presenze che critica, apre le porte, grazie alle visite guidate tenute della curatrice Rita Balleri e dagli assistenti curatoriali museali: Marco Maria Melardi, Idalisa Paone e Rossella Fioretti. I visitatori saranno guidati tra le opere esposte: porcellane, ma anche dipinti, sculture, commessi in pietra dura, cere, avori, cristalli, arazzi, arredi e incisioni. Pezzi pregiati che offrono un fertile dialogo tra le arti, per celebrare la magnificenza della porcellana durante il Granducato di Toscana sotto la dinastia lorenese. Ai prestiti hanno contribuito istituzioni nazionali e internazionali e i più importanti musei europei e statunitensi, oltre a diverse collezioni private.
La magnificenza di questo pregiato impasto, candido e traslucido, è celebrata in mostra mediante l'esposizione di raffinati esemplari realizzati dalla manifattura viennese di Innocentius Du Paquier sorta nel 1718 e da quella fondata nel 1737 nei pressi di Firenze dal marchese Carlo Ginori. Entrambe sono presentate in costante dialogo con le arti. Dipinti, sculture, commessi in pietra dura, cere, avori, cristalli, arazzi e incisioni, provenienti da importanti prestiti di musei e collezioni private italiane ed estere, tra cui quella dei principi del Liechtenstein, sveleranno l’attenzione per l’esotico, la passione antiquaria e l’interesse naturalistico caratteristici del gusto internazionale settecentesco, recepito dalle porcellane attraverso le forme e i decori.
Visite guidate gratuite alla mostra con il pagamento del biglietto d’ingresso di Palazzo Pitti.
Febbraio
Venerdì 22 ore 11.30
Sabato 23 ore 11.30
Domenica 24 ore 16.00
Martedì 26 ore 16.00
Marzo
Venerdì 1 ore 11.30
Sabato 2 ore 11.30
Domenica 3 ore 16.00
Martedì 5 ore 16.00
Venerdì 8 ore 11.30
Sabato 9 ore 11.30
Domenica 10 ore 16.00