Città di Firenze
Home > Webzine > "Via Crucis, 22 xilografie" di Giovanni Dettori alla Galleria Il Bisonte di Firenze
sabato 20 aprile 2024

"Via Crucis, 22 xilografie" di Giovanni Dettori alla Galleria Il Bisonte di Firenze

14-02-2019
Giovedì 14 febbraio 2019, alle ore 18.00, alla Galleria Il Bisonte di Firenze (via S. Niccolò, 24r) sarà inaugurata l'esposizione "Via Crucis, 22 xilografie" di Giovanni Dettori. La mostra, organizzata in collaborazione con l'Associazione Nazionale Incisori Contemporanei,  resterà aperta  fino all’8 marzo 2019 con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-19.

“…Dettori ha guardato ai grandi maestri della storia della pittura, al Medioevo, al Cinquecento, al Manierismo, al Barocco. E ancora a quelli della xilografia sarda, Remo Branca, Mario Delitala, Stanislao Dessy.
Poi ha fatto di testa sua, mettendo al centro della scena un corpo e un volto, costruendogli attorno una scena di corpi e volti uguali. Lo ha raffigurato nudo e curvo, appesantito delle colpe di un mondo che lui solo ha dovuto espiare con la sofferenza e la morte; gli ha dato un colloquio diretto con chi, spettatore, lo guarderà e si sentirà in qualche modo coinvolto in questa situazione tragica. Anche per la trasposizione atemporale di quegli accadi- menti – che oggi ci abituano a una sopraffazione ideologica, finanziaria, morale – da accettare come ineluttabile in nome della nostra farisaica estra- neità, del nostro occasionale (ma altrettanto fatidico) non coinvolgimento.

Ha usato un tratto essenziale e “povero”, una linea spessa e ruvida per sten- dere un segno stanco e disperato che sa di sangue e di dolore, dove il par- ticolare affoga nella sensazione di caos e smarrimento che lo stravolgimento logico – Dio che muore – fa sì che i cieli si aprano e cadano i fulmini a squarciare il velo del tempio.

E con la forza dello scultore che dalla materia estrae l’immagine ha com- posto, frammisto e confuso quella storia con la nostra, di oggi, estranea ed amara, che non ricorda la tragedia che ha patito ieri e non la riconosce in chi oggi vi muore….”

Per ulteriori informazioni: www.ilbisonte.it