Venerdì 8 marzo 2019, alle
ore 17.30, presso la
Biblioteca delle Oblate a Firenze (via dell'Oriuolo, 26) per la rassegna
"Leggere per non dimenticare" a cura di Anna Benedetti, è in programma la presentazione del libro
"La domenica vestivi di rosso" di
Silvana Grasso (Marsilio, 2018). Presenta l'evento:
Simona Costa.
La protagonista del romanzo, registrata all'anagrafe come Vera, si chiama in realtà Nera, perché l'impiegato non aveva capito. Questo non è però l'unico errore con cui Nera viene al mondo: figlia di una madre suicida e un padre emigrande, nasce con sei dita ad entrambi i piedi. In una famiglia di grassi e analfabeti, lei è intelligente e sinuosa, ed il suo principale interesse è quello di sedurre gli uomini, non per portarli a letto, ma per raccontarli. Per scrivere si riduce a vivere in un piccolo paese in provincia di Catania, a Vulcanello, dove vive con Natalina, figlia della sua madrina, che dopo la morte di quest'ultima è diventata la nuova madrina in carica. Così, in un crescendo di uomini sedotti e abbandonati, di corredi e lenzuola di lino e pizzi, Nera percorre la strada ambiziosa e seduttrice di una ragazza di provincia nel 1968 e, intanto, insegue la scrittura fino ad arrivare alla cronaca nera. Forse perché Nera fa teatro, sempre, con tutti, a partire da sé.
Usando un linguaggio ironico e avvolgente, Silvana Grasso, mette in scena, pirandellianamente, la sua uno nessuno e centomila in stivali di camoscio e minigonna, raccontando cosa è stata e dove ha fallito l'emancipazione.
Silvana Grasso è nata a Macchia di Giarre, in Sicilia. Vive tra Gela e Giarre. È filologa classica, scrive racconti, romanzi, pièce teatrali e collabora con diverse testate. È stata assessore alla cultura del comune di Catania. Le sue opere sono state premiate con importanti riconoscimenti tra cui il Premio Mondello, il Premio Brancati, il Premio Vittorini, il Premio Flaiano narrativa, il Premio Grinzane-Cavour. Ha pubblicato: Nebbie di ddraunàra (1993), Il bastardo di Mautàna (1994, 1997, 2011), Ninna nanna del lupo (1995, 2012), L’albero di Giuda (1997, 2011), La pupa di zucchero (2001), Disìo (2005), 7 uomini 7. Peripezie di una vedova (2006), Pazza è la luna (2007), L’incantesimo della buffa (2011), Il cuore a destra (2014), Solo se c’è la Luna (2017) .
Simona Costa è attualmente professore ordinario di Letteratura Italiana contemporanea presso l’Università di Roma Tre. Ha insegnato Letteratura Italiana presso le Università di Firenze, Sassari, Trieste e Macerata, dove è stata Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal gennaio 2007 al gennaio 2011 è stata membro del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) e membro della Giunta di Presidenza del CUN.
Per ulteriori informazioni:
www.leggerepernondimenticare.it JB