"È finalmente tutto pronto per garantire l'apertura democratica, per i visitatori di ogni angolo del mondo, del celeberrimo Corridoio Vasariano - ha detto il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt alla presentazione dei lavori alle Gallerie degli Uffizi - Per il 2021 ogni anno mezzo milione di persone potranno liberamente visitarlo. Abbiamo voluto che questo eccezionale bene culturale potesse essere accessibile davvero a tutti, in completa sicurezza, in modo da poter offrire a chiunque lo desiderasse una passeggiata nel cuore dell'arte, della storia e della Memoria di Firenze. L'occasione della sua riapertura costituirà una misura chiave per il turismo di Firenze e dell'Italia: sarà ossigeno per l'intero settore e contribuirà a creare nuovi posti di lavoro nel comparto e nel suo indotto".
Il percorso nel complesso museale degli Uffizi, chiuso alle visite dal 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà al grande pubblico in via ordinaria e interamente riallestito prossimamente; i visitatori potranno così godere di una passeggiata panoramica unica, affacciata sulla città di Firenze.
Per chi non lo conoscesse il Corridoio Vasariano, come gli Uffizi, fu realizzato su progetto dell'architetto Giorgio Vasari per volontà di Cosimo I de' Medici. Il lavoro fu commissionato e realizzato nel 1565, in occasione del matrimonio tra il figlio del granduca, Francesco I, e Giovanna d'Austria. La sua funzione era quella di consentire ai granduchi di spostarsi rapidamente dalla loro reggia, in Palazzo Pitti, ai palazzi dell'amministrazione (Uffizi) e Governo (Palazzo Vecchio, collegato alla Galleria attraverso il cosiddetto ‘Passetto’). Nella storia più recente fu percorso da Adolf Hitler e Benito Mussolini in occasione della visita del Führer a Firenze nel 1938; parzialmente distrutto dai nazisti durante la Guerra, nel 1944, le sue parti centrali furono utilizzate dalla Resistenza come punto di collegamento tra le due rive dell'Arno, come documentato anche dal film 'Paisà' di Roberto Rossellini. Chiuso in via ordinaria dai primi anni del '900, il Corridoio è stato negli ultimi decenni occasionalmente accessibile per visite istituzionali o, saltuariamente, su prenotazione per gruppi organizzati, fino alla chiusura totale, avvenuta nel 2016 per ragioni di sicurezza. L'ipotesi di riaprirlo in via ordinaria al grande pubblico c'è stata fin dal 1964; nel 1995, l'allora ministro per i beni culturali Antonio Paolucci istituì una commissione incaricata di studiare la possibilità di ampliamento degli Uffizi, e nell'ambito dei lavori dell'organismo, per la prima volta, fu approfondita concretamente questa possibilità.
Oggi finalmente questa idea diventa concreta grazie alla presentazione del progetto esecutivo tenutosi all'Auditorium Vasari lunedì 18 febbraio. Il progetto esecutivo della riapertura, realizzato da Uffizi e Soprintendenza dei beni architettonici con la direzione dei lavori a cura dell'architetto Mauro Linari (responsabile unico del procedimento è invece l'architetto Francesco Fortino), dopo 18 mesi di studi ed indadigi che hanno coinvolto decine di specialisti è finalmente pronto. Il costo complessivo dei lavori, la durata dei quali è calcolata intorno a un anno e mezzo, ammonta a circa 10 milioni di euro (già finanziati) ed a metterli a bando, nei prossimi mesi, sarà l'agenzia per lo sviluppo del Ministero dell'Economia, Invitalia.
Il nuovo percorso del Corridoio Vasariano garantirà completa accessibilità con l'abbattimento delle barriere architettoniche e la messa in sicurezza della struttura. Il programma include anche un'opera di consolidamento strutturale (nell'ambito del piano di prevenzione antisismica) ed il restauro degli interni. Al nuovo percorso del Corridoio Vasariano si accederà dal piano terreno, ala di Ponente, dalla sala adiacente all'auditorium Vasari, Sarà percorribile in una sola direzione, cioè dagli Uffizi (entrata) verso Palazzo Pitti (uscita), ed è previsto al momento che al suo interno possa contenere, in base alle disposizioni a tutela della sicurezza, un massimo di 125 persone in contemporanea. Al termine dell'itinerario, i visitatori potranno scegliere se uscire nel giardino di Boboli oppure proseguire all'interno di Palazzo Pitti, in prossimità della Galleria Palatina. Quanto agli allestimenti, non faranno più parte dell'itinerario gli oltre 700 dipinti che saranno invece esposti in una serie di sale di prossima apertura al primo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture. Vi saranno collocati invece due Memoriali storici, gli affreschi restaurati delle volte esterne, circa 30 sculture antiche e alcune centinaia di iscrizioni greche e romane. Tra le novità spicca sicuramente l'apertura delle 73 finestre collocate lungo il percorso, fino ad ora oscurate, questo consentirà ai visitatori di ammirare il più possibile la bellezza del centro storico osservato dalla singolare e suggestiva visuale del camminamento.
Il Corridoio sarà aperto in via ordinaria, benchè su prenotazione. L'idea sarà quella di garantirne l'accessibilità tutti i giorni di apertura degli Uffizi (cioè dal martedi alla domenica) con l'aggiunta dei due lunedì al mese in cui resta aperto anche il giardino di Boboli. Le stime per i flussi di visita sono di circa 500mila persone all'anno. Per accedere occorerà acquistare un biglietto speciale: il costo sarà di 45 euro in alta stagione, 20 in quella bassa. Le scolaresche entreranno gratis. Allo studio anche l'idea di un ticket integrato 'XXL', che consentirà la visita di Palazzo Vecchio, Uffizi, Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Forte Belvedere e Giardino Bardini (per un totale di oltre 10 km di musei e spazi culturali fiorentini).
Saranno, 760 metri nel senso più ampio (da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti) o 505 metri (dagli Uffizi a Palazzo Pitti) nel senso più stetto, di pura bellezza, immergersi nei luoghi che gli stessi Medici hanno percorso sarà un'esperienza unica e allora attendiamo che tutto vada a buon fine e che lo spettacolo abbia inizio.
Per maggiori informazioni:
www.uffizi.itValentina Salomone