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sabato 20 aprile 2024

"Decolonize! Art, curatorial and critical practices in contemporary times" a Le Murate PAC

07-03-2019
Giovedì 7 marzo 2019, alle ore 17.30, presso la Sala Ketty La Rocca de Le Murate PAC a Firenze è in programma la presentazione della pubblicazione "Decolonize! Art, curatorial and critical practices in contemporary times". Introdurrà l'evento Giulia Casartelli (PHD presso l’Università Nazionale e Capodistriana di Atene), intervengono: Maria Rosa Jijon (segretaria Illa, artista visiva e attivista), Monica Sassatelli (Goldsmiths, University of London, Università di Bologna), Renata Summo-O’Connell (curatrice del progetto e direttore artegiro contemporary art) e Roberta Trapè (docente e ricercatrice Miur, Università di Melburne).

In una recente conversazione tra un leader del progetto di ricerca europeo e un partecipante ad una conferenza il termine “decolonizzazione” è emerso quale riflesso di una sorta di atteggiamento intellettuale umanitario sovrastante contro pregiudizi e discriminazioni. La nozione, condivisa da entrambi gli interlocutori, ha dunque trasformato la decolonizzazione in una ricetta decisiva per superare le crisi e i conflitti.

Dalla sociogenesi di Fanon al Decolonial Aesthetics Manifesto di Walter Mignolo, artisti, curatori e critici d’arte che lavorano a stretto contatto con “la ferita coloniale” e sono acutamente consapevoli della razzializzazione come classificazione e classifica, e della sua origine artificiale, come dice Mignolo. La riflessione collettiva qui eseguita, in questa raccolta di opere e testi, riguarda uno sforzo condiviso per praticare vari generi di decolonialismo, per aprirsi sempre di più, attraverso la conoscenza e la comprensione, alla creatività artistica decoloniale e alla critica decoloniale, promuovendo prima di tutto uno processo scambio, insieme alle sue scoperte occasionali.Una ricerca per “forme sempre nuove“, una consapevolezza che la teoria assume la forma di un teatro, evitando una scelta netta tra finzione letteraria e stili scientifici, e sforzandosi di sperimentare: questo è stato il nostro breve estratto come autori per questa pubblicazione.

Artisti, curatori, critici e studiosi hanno unito le loro competenze in contributi principalmente testuali e visivi, ma alcuni autori hanno scelto di proporre la loro argomentazione a livello visivo.

Le pratiche artistiche, curative e critiche attuali si collocano in un mondo in cui le nozioni di postcolonial, neo-colonial, decolonial,e global, coesistono e continuano a giocare ruoli che enigmaticamente ci sfidano. Caratterizzano uno stato di cose che genera affiliazioni e relazioni tra pratica artistica , cura, critica, potere e mercati. Rapporti che a volte sono nuovi, a volte piuttosto banali e ben calpestati. Decolonize! è solo il primo atto di una produzione coraggiosa e collettiva, simultaneamente live e online, per esplorare molteplici visioni della pratica dell’arte contemporanea, per indagare i modi per curare e criticare oggi un mondo estremamente vario.

Per questi motivi, con Braidotti e Glissant, il progetto Decolonize! finanzia la creazione di lingue, proponendo un esercizio di riflessione e discussione volutamente non accademico. Attraverso collaborazioni di artisti e scrittori, riflessioni scritte e visive, diari fotografici si è costruito un racconto collettivo che testimoniasse esperienze degli autori nel decolonizzare la pratica artistica attraversando il suo processo e analizzandone insuccessi e successi.

Per ulteriori informazioni:
http://www.lemuratepac.it/decolonize-art-curatorial-and-critical-practices-in-contemporary-times/