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martedì 03 dicembre 2024

"Gardé", Danilo Sacco in concerto al Teatro Puccini di Firenze

13-04-2019
Sabato 13 aprile 2019, alle ore 21.00, Danilo Sacco (ex-nomadi) sarà in concerto al Teatro Puccini di Firenze (Via delle Cascine, 41). A distanza di quattro anni dall’ultimo disco "Minoranza Rumorosa" torna con il suo nuovo progetto "Gardé" con la partecipazione del chitarrista statunitense Neil Zaza.

Il brano che dà il nome all’album, scritto con lo psichiatra calabrese Silvio D’Alessandro, è dedicato al sindaco di Riace Mimmo Lucano e racconta gli sbarchi, l’emigrazione e il pregiudizio nei confronti di chi è costretto a cercare fortuna in territori diversi da quello di appartenenza (italiani compresi).  

"Mimmo Lucano è un esempio concreto di solidarietà e di militanza sociale – commenta Danilo Sacco - in un periodo buio come il nostro, abbiamo tutti un bisogno impellente di persone che lottino per mantenere vivi i nostri valori ed ideali, troppo spesso triturati in un meccanismo che premia i più furbi e non i più coraggiosi. Ci si lamenta del mondo in cui viviamo ma spesso deleghiamo agli altri anche le nostre responsabilità. C’è bisogno di gente che dia una mano, che resista e riscopra quella parola troppo spesso violentata ed abusata che è umanità”.

Il titolo dal sapore francese, volutamente allusivo, è un invito a “stare in guardia”, a non rimanere indifferenti ma soprattutto a non perdere l’umanità. Un album militante che interpreta la contemporaneità attingendo anche alla storia, un invito a preservare la memoria per trovare una chiave di lettura del presente. Il suono “controcorrente”, forte, diretto, con una variazione di stile che dalla classica ballata folk si stempera nella ninna nanna, accompagna una macro-narrazione che rinvia al generale bisogno di sentimenti autentici. Il primo singolo, “Amico mio”, racconta la straordinaria storia di amicizia tra la leggenda del rugby sudafricano Joost Van Der Vesthuizen e l’avversario neozelandese Jonah Lomu. Il brano non ripercorre l’epica finale di Johannesburg con lo straordinario duello tra i due campioni davanti agli occhi del presidente Nelson Mandela (impresa resa celebre da libri e film tra i quali «Invictus» diretto da Clint Eastwood), ma la solidarietà e la lunga amicizia, anche nella malattia e nel periodo dell’apartheid che ha reso quel legame simbolico.
Le tredici tracce dell’album sono microstorie che attingono dal quotidiano e da momenti emblematici del passato per cantare la fratellanza: lo sport come metafora di amicizia, di resistenza agli urti della vita e agli imperativi della storia. La rivalità non coincide con l’antagonismo, ma con la capacità di andare oltre le vittorie conquistate senza “…avere il rimpianto del vento che non ti corre accanto”, perché, come canta Sacco: “non c’è mai vittoria e non c’è mai sconfitta”.
Lo sport in questo lavoro discografico diventa esempio di vita. In questa cornice si inseriscono i brani “Jesse e Lutz” scritto per Jesse Owens e “Luz Long e Best”, dedicato al calciatore nord irlandese, pallone d’oro George Best.

Per informazioni: www.teatropuccini.it 

AC