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sabato 23 novembre 2024

Scrittori raccontano scrittori: Carmen Pellegrino racconta Vasco Pratolini a Palazzo Strozzi

23-03-2019

Sabato 23 marzo 2019, alle ore 11.00, nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi a Firenze proseguirà il ciclo "Scrittori raccontano scrittori" con Carmen Pellegrino che partendo da suggestioni personali e da una sintonia tellurica con l'autore racconterà Vasco Pratolini.

Autore lirico e ideologico, sceneggiatore di rango (si ricordino fra gli altri Paisà di Roberto Rossellini e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti) Pratolini è riuscito a fondere nelle sue opere spirito civile e introspezione intimistica, toccando con alcuni dei suoi romanzi uno dei punti più alti della tradizione realista e raccontando attraverso la cronaca del quotidiano non solo i vicoli e i quartieri della sua città ma anche la “grande storia”, quella dei fenomeni e delle ideologie di massa novecentesche. Ben presto infatti l'orizzonte narrativo pratoliano si allarga dalla natia Firenze verso una realtà più complessa, per coglierne le implicazioni ideologiche, politiche e sociali e dare un senso alla storia del nostro paese tra Otto e Novecento, con un impegno di indagine che costituisce il tessuto e la forza delle sue opere più mature: la capacità cioè di fare storia con la letteratura.

Scrittori raccontano Scrittori rientra nel percorso di avvicinamento ai 200 anni nel Gabinetto Vieusseux. Iniziato nel 2017, e quest'anno alla sua terza edizione, il ciclo prevede che ogni anno dieci scrittori/scrittrici siano invitati a scegliere un Autore tra ottocento e novecento da raccontare ai ragazzi non prima, però, di aver consultato i preziosi documenti conservati nell’Archivio Contemporaneo del Vieusseux alla ricerca di qualcosa di nuovo. Gli scrittori e le scrittrici hanno scelto un autore compagno\a, maestro\a, di cui raccontare la storia, la figura intellettuale, il percorso, la vita, i libri partendo dalla consultazione delle carte conservate in sede.

“Abbiamo chiesto agli scrittori - dice la presidente Alba Donati - una rilettura degli scrittori di ieri fatta a partire da qualcosa di nuovo trovato nei loro appunti. In questi due anni abbiamo avute riletture innovative di Pascoli, di Gadda, di Buzzati. Gli incontri sono andati così bene da sfidare la nostra capacità di capienza, infatti quest’anno abbiamo dovuto dislocare alcuni incontri in Teatro, e ringrazio lo Spazio Alfieri per aver accettato di darci una mano”.

L’archivio Bonsanti ha più di 150 fondi “un suggestivo percorso – dice la direttrice Gloria Manghetti – tra autografi, dipinti, libri, oggetti, fotografie, e cimeli vari che ben si prestano a un viaggio della o nella memoria.”. L’obiettivo è portare gli studenti del liceo ad ascoltare 10 lezioni eccellenti, fatte dai migliori scrittori di oggi su 10 scrittori di ieri. Sensibilizzare quindi le giovani generazioni a conoscere da vicino e da dentro la letteratura, e recuperare l'amore per la cultura umanistica.

Carmen Pellegrino (Polla, Salerno, 1977) è una scrittrice e storica italiana, il cui campo di indagine più recente l'ha resa nota per l'attenzione dedicata alla memoria dei borghi abbandonati e alla scienza dell'abbandono, intesa come ritorno alla coscienza dei luoghi attraverso il recupero del vissuto storico e della memoria umana. Dopo  '68 napoletano. Conflitti sociali e lotte studentesche tra conservatorismo e utopie (2008), saggio storico sui movimenti collettivi di dissidenza, e una variegata produzione saggistica in antologie e opere collettanee, ha esordito nella narrativa nel 2015 con il romanzo Cade la terra, definito romanzo rivelazione del 2015, vincendo il Premio Rapallo Carige nella sezione Opera Prima e il Premio selezione Campiello. Con il secondo romanzo, Se mi tornassi questa sera accanto ha vinto la trentaduesima edizione del Premio Dessì nel 2017. Nel 2018, con Concita De Gregorio e altre autrici, ha pubblicato Princesa e altre regine, volume dedicato alle donne delle canzoni di Fabrizio de Andrè. Ha maturato esperienza televisiva in Rai con frequenti interviste dedicate alla memoria dei borghi abbandonati, nonché radiofonica su Radio Rai. Scrive per il Corriere della Sera, inserto letterario La lettura, ed è autrice saggi su riviste letterarie.

Vasco Pratolini (Firenze 1913 - Roma 1991) Autodidatta, esercita per necessità vari mestieri. Conosce Ottone Rosai e Elio Vittorini e frequenta l' ambiente di Letteratura e di altre riviste fiorentine. Nel 1939 si trasferisce a Roma; partecipa alla lotta partigiana e alla fine del 1945 si trasferisce a Napoli, dove insegna all'Istituto Statale di Arte. Nel 1951 torna a Roma, dove ha poi sempre vissuto; qui muore nel 1991. Esordì con opere intonate a un lirismo crepuscolare (Il tappeto verde, 1941; Via de' Magazzini, 1942; Le amiche, 1943). Ne Il quartiere (1945) delinea il mito di un mondo proletario sano e integro, arroccato nel “quartiere” come in un luogo privilegiato, lontano dalle violenze della storia. Come un congedo dall'adolescenza è Cronaca familiare, dove l'intimismo elegiaco del colloquio con il fratello morto non significa un ritorno alla prosa di memoria dei primi libri, ma una matura presa di coscienza della realtà della sofferenza e del dolore. Seguono Cronache di poveri amanti (1947, versione cinematografica di C. Lizzani, 1954), Un eroe del nostro tempo (1949), Le ragazze di San Frediano (1952, ripreso per il cinema ancora da Zurlini, 1955). Una svolta è segnata dal Metello (1955, riduzione cinematografica di M. Bolognini, 1970), prima opera della trilogia Una storia italiana, con cui aspirava a passare dalla dimensione della “cronaca” a quella della storia, e cui seguono Lo scialo (1960) e Allegoria e derisione (1966). Pratolini è stato anche sceneggiatore cinematografico e autore di testi teatrali. Nel 1992 sono apparse postume le Cronache dal Giro d’Italia (maggio-giugno 1947).

Per informazioni: www.vieusseux.it