I "
luoghi insoliti" della Regione tornano a farsi scoprire. Anche per il 2019 aprono le porte dei loro spazi pieni di storia e si riempiono di note.
Un appuntamento ormai consolidato per i turisti, i cittadini, gli appassionati della musica e dell'arte che hanno la possibilità di ascoltare musica classica dal vivo e allo stesso tempo visitare alcuni fra i più importanti palazzi di Firenze. Protagonista assoluta degli incontri è la musica, eseguita dagli allievi della Scuola di Musica di Fiesole, in un contesto del tutto straordinario. A fare da cornice saranno l'Ospedale di Santa Maria Nuova, Casa Rodolfo Siviero, Palazzo Strozzi Sacrati, Palazzo Panciatichi, Palazzo Cerretani.
Il prossimo appuntamento è per sabato 19 ottobre, a Palazzo Cerretani, con visite alle ore 9.30 e 10.00; concerto alle ore 11.00.
Il palazzo è legato al nome dell’antica famiglia Cerretani, attestata a Firenze a partire dal XII secolo. Si tratta di un complesso di edifici aggregati, che si estende tra il lato nord di piazza dell’Unità italiana, il lato est di piazza della Stazione e via Nazionale.
Nella Firenze romana in quest’area extra moenia c’è una villa, edificio in parte abitativo e in parte destinato ad attività produttive. Nel corso del medioevo, l’area è soggetta a trasformazioni condizionate dagli insediamenti monastici di Santa Maria tra le Vigne (poi Santa Maria Novella) e del monastero di San Jacopo in Campo Corbolini. Alla fine del XIII secolo, con l’ampliamento delle mura urbane, intorno alla piazza sorgono edifici di famiglie mercantili, di professionisti e artigiani.
Nel Cinquecento un ramo della famiglia Cerretani, avendo acquisito una ricchezza e un ruolo politico rilevanti, si stabilisce nella zona e avvia una strategia di progressive acquisizioni immobiliari, con l’intento di ricostituire una dimora familiare di prestigio. A metà Seicento iniziano i lavori per unificare i distinti e antichi edifici in un unico palazzo. A Giovanni di Niccolò Cerretani, divenuto senatore nel 1663, si devono le più rilevanti trasformazioni architettoniche. Si è conservato, in particolare, il grande salone al primo piano (Sala dei convivi), la cui fastosa decorazione dipinta a quadratura, attribuita a Jacopo Chiavistelli, rappresenta un raro esempio di decorazione seicentesca in una residenza signorile fiorentina.
Dopo un devastante incendio che nel 1714 distrugge parte del palazzo, si procede a una revisione generale della residenza, che viene anche dotata di scale monumentali e di una galleria ornata da stucchi, specchiature e nicchie. Si coinvolgono artisti di fama, come i pittori Matteo Bonechi e Vincenzo Meucci. Del primo è visibile un soffitto decorato con il Giudizio di Paride; al secondo si deve, nella galleria, l’affresco che raffigura l’incontro tra l’imperatore Federico Barbarossa e papa Alessandro III, della famiglia senese dei Cerretani Bandinelli.
L’ultima rappresentante dei Cerretani, la marchesa Maria Cassandra, nel 1802 lascia eredi universali i parenti Gondi, con il compito di perpetuare il nome e le sorti della famiglia. Dalla metà dell’Ottocento le vicende del palazzo si intrecciano strettamente con le trasformazioni urbanistiche dell’area.
Nel 1857 il palazzo viene venduto dai Cerretani Gondi alla contessa russa Bobrinskoy, e nel 1862 viene acquisito della Società Anonima delle Strade Ferrate, per destinarlo a uffici. Con la realizzazione della nuova stazione di Santa Maria Novella (1931-1935) si abbatte la parte occidentale del palazzo e si dà inizio al restauro della facciata che porta ad una fronte in parte diversa. La porzione su via Valfonda viene ricostruita, conferendole i caratteri dell’architettura razionalista che presenta ancora oggi.
Il complesso è stato acquistato dalla Regione Toscana nel 2004. Recentemente i locali a piano terra che si affacciano su piazza dell’Unità sono stati restaurati per ospitare la Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo.
Prossimo appuntamento
23 novembre
Palazzo Strozzi Sacrati
visite ore 9.30 e 10.00 - concerto ore 11.00
Prenotazioni e informazioni
dal lunedì al venerdì
tel. 055 4385616 - email:
luoghi.insoliti@regione.toscana.it Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti
Web:
www.regione.toscana.it/-/sabati-in-musica-l-aria-dei-luoghi-insoliti