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La pittura che si espande nello spazio fino a costruire un luogo diventa architettura" Alfredo Pirri.
La
Galleria Eduardo Secci di Firenze, in piazza Goldoni,
sabato 30 marzo 2019 alle ore 18.00, ospita l'inaugurazione della nuova mostra personale di
Alfredo Pirri dal titolo "
Giorno/Notte", con testi di Cecilia Canziani e Davide Ferri.
L'artista in questa esposizione, in programma fino a sabato 11 maggio 2019, torna a riflettere su alcuni dei temi più pregnanti della sua produzione, legata al mondo dell’architettura e a quel sottile confine che la separa dall’arte.
Il percorso che l’artista propone all’interno degli spazi della galleria comprende formati diversificati: installazioni site-specific, acquarelli e le grandi Arie di plexiglass che caratterizzano la sua produzione, dando l’occasione allo spettatore di poter spaziare da un’atmosfera all’altra, in un percorso sensoriale di luce che lo accompagna come in una risalita dal giorno alla notte, dove la luce assume una dimensione spirituale. Convivono, dentro la mostra, opere appena concluse insieme ad altre elaborate durante un intero anno di lavoro, tutte caratterizzate da un silenzioso, quanto furioso, mutare cromatico e luminoso. Opere concepite per lo spazio pubblico, come il lampione gonfio di luce e colore che ricorda l'esplosione di una biglia di vetro infantile, oppure l’'installazione cromatica e architettonica, quasi abitabile, come fosse un'enorme casa di bambole, che parte dagli studi realizzativi di una grande installazione urbana in corso di progettazione.
Infine, a contraltare, ci si trova davanti a opere dal carattere intimo, ma espanse come un grande acquerello monocromo, che restituisce la sensazione di un allargarsi continuo e senza fine di onde acustiche dentro una spazialità immensa. Immancabile, ritroviamo anche la produzione di opere realizzate con l'applicazione di piume i cui aloni dipinti e luminosi che si riflettono sulla parete contrastano fortemente col tono carnoso, cupo e violento di un nero che appare per la prima volta nell'opera dell'artista, agendo come basso continuo e tono irriverente nella costruzione della mostra.
Per maggiori informazioni:
www.eduardosecci.com