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mercoledì 25 dicembre 2024

T.H.E.A.T.E.R. Erasmus+: in mostra le opere del progetto di formazione teatrale dei giovani

22-03-2019

Un progetto transnazionale messo in campo dall'Associazione OMA Osservatorio dei Mestieri d'Arte insieme a Teatro della Toscana, Fondazione Spazio Reale con le scuole ENSAAMA (Francia) e EYNCRIN (Bulgaria)T.H.E.A.T.E.R - Technics Handicraft Exchange Around The European Regions Erasmus+ ha visto protagonisti 16 studenti universitari dai 18 ai 30 anni.

OMA, nato nel 2001 per iniziativa dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è stato il capofila di questo progetto iniziato 30 mesi fa. Sono state portate avanti 4 Masterclass: due a Firenze tra cui una al Teatro della Pergola nel 2017, dove i ragazzi hanno lavorato sul costume teatrale settecentesco goldoniano, partendo quindi dalla cartamodello, le confezioni sartoriali, decorazioni e invecchiamento dei tessuti; la seconda si è tenuta a Parigi nel 2017, dove i ragazzi hanno lavorato su una scenografia teatrale che si è trasformata in un allestimento per un gran ballo; Plovdid è stata sede della terza masterclass nel 2018 dove sono stati usati materiali di riuso, carta, legno; l'ultima ha visto concludersi tutto il lavoro, mettendo in pratica le tecniche di laboratorio imparate in questi mesi, creando un percorso espositivo. "Siamo lieti di poter concludere questo progetto mettendo in mostra la creatività, l'impegno e il talento di questi giovani - ha affermato Luciano Barsotti, presidente dell'Associazione OMA Osservatorio dei Mestieri d'Arte -. L'esperienza internazionale che hanno avuto la possibilità di fare questi giovani è stata unica e altamente formativa. con il volume realizzato vogliamo in qualche modo lasciare un segno forte e trasmettere nel tempo saperi e memorie che fanno parte della storia del teatro moderno".

Gli studenti che hanno aderito al progetto, si sono spostati ogni volta in paesi diversi, lavorando però sempre sullo stesso argomento: sulla sartoria teatrale, i costumi di scena e sulla scenografia. I ragazzi, tutti specializzati più o meno nello stesso settore, hanno avuto la possibilità di lavorare in laboratori diversi ma con gli stessi strumenti, usando tecniche tradizionali al Teatro della Pergola, tecniche innovative a Parigi e tecniche mirate al riciclo, riuso e della sostenibilità a Plovdiv. Un percorso di 30 mesi completo per il loro bagaglio personale e professionale. Il settore d'arte è ancora un posto dove è possibile lavorare ma è importante sostenere scuole e professioni di questo tipo. Diventa importante lavorare a livello europeo in modo tale che un giorno i ragazzi potranno avere la possibilità di fare esperienze anche al di fuori del proprio paese.

"Questa mostra è l'esito di un fecondo percorso all'interno dei mestieri del teatro - ha aggiunto Marco Giorgetti, Direttore Generale della Fondazione Teatro della Toscana - strada che la Pergola va percorrendo da molto tempo anche grazie alla collaborazione con OMA, e rientra alla perfezione nella visione di un autentico teatro europeo che ha caratterizato nell'ultimo periodo le nostre attività internazionali".

La chiusura del progetto è stata l'occasione per aprire il percorso espositivo "Sketches of istant art: live Masterclass and exhibition about arts and crafts", visitabile fino al 22 aprile 2019 allo Spazio NOTA – Nuova Officina Toscana Artigianato in via dei Serragli 104, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 con ingresso gratuito. La mostra nasce dalla volontà di unire i risultati appresi durante le attività svolte dei ragazzi, tramite i laboratori, realizzando delle creature alate in carta pesta dorata, che costituiranno il filo conduttore delle precedenti lavorazioni. All'inaugurazione erano presenti l'Associazione OMA, il Direttore Generale della Fondazione Teatro della Toscana Marco Giorgetti, Direttore Generale della Fondazione Spazio Reale Elisabetta Carullo e l'European Project Manager Euro Porject Lab Alexandra Storari.

Alexandra Storari di Euro Project lab ha spiegato il programma Erasmus+, il quale ha una durata di 7 anni e che ha iniziato il suo percorso nel 2014 finendolo così nel 2020. L'intenzione è replicare con un nuovo progetto dal 2021 al 2028, arrivando a coinvolgere fino 12 milioni di studenti dai 4 milioni di adesso. Il programma riguarda la formazione professionale di questi giovani ragazzi, sviluppando le loro competenze tecnico professionali.

Il Direttore Generale della Fondazione Spazio RealeElisabetta Carullo, si dice molto contenta di questa collaborazione e della bella emozione che porta la riuscita del progetto. Credere alla forza dell'Europa è importante, soprattutto puntare sui progetti che vengono proposti. 

Presente alla conferenza anche Martina Antoniucci, coordinatrice del progetto T.H.E.A.T.E.R: nato nel 2016 è riuscito ad aggiudicarsi il bando Erasmus+. L'obiettivo è creare nuove opportunità innovative di formazione nei mestieri d'arte del teatro, in questo caso più specificamente sulla scenografia e sui costumi. La ricerca, portata avanti per questo progetto, è stata sviluppata a livello europeo, in particolare nell'ambito italiano, francese e bulgaro, con il risultato che le realtà europee sono molto diverse l'una dall'altra e che, ancora, ci sono forti divari per l'imprenditorialità e sull'aiuto dopo aver finito il percorso formativo. Partendo da questa ricerca hanno inziato a segnare delle linee guide per il giusto supporto ai ragazzi: ne sono nati poi laboratori pilota, base, di 7 giorni che hanno coinvolto ragazzi dai 18 ai 30 anni e che hanno portato a delle opere d'arte che sono visitabili nella mostra. 

Come parte conclusiva del progetto è stato scritto il libro "Tracce del teatro europeo del Novecento" di Adela Gjiata, dove viene descritta e spiegata la storia del teatro del 900. La scrittrice ha fatto un lavoro molto concentrato, poiché si parla di un secolo ricco di sperimentazioni e ricerche, dove è stato necessario fare una grande selezione. I grandi maestri italiani, bulgari e francesi, tenendo di conto anche degli altri più importanti. Il libro è suddiviso in due parti: la prima analizza le correnti innovative dalla fine dell'800, andando ad analizzare i nuovi materiali e la danza contemporanea, la seconda si specifica di più l'eredità più vicina, dal secondo dopo guerra fino a sperimentazioni e utopie di fine Novecento tenendo di conto della rivoluzione informatica. L'ultima parte è dedicata a scenografi e costumisti. 

Elena Bianchiniresponsabile del Laboratorio di Costumi e Scene del Teatro della Pergola, ha affermato che il laboratorio d'arte è un modo di pensiero più che un modo di fatto, perchè quello che si ripromettono è di partire da zero e creare un allestimento dello spettacolo. Il teatro della Pergola è l'unico laboratorio del teatro che ha partecipato a questo progetto: hanno avuto modo di confrontare le proprie tecniche e i materiali con quelle dei diversi paesi. Lo scambio sul lavoro progettuale e manuale ha portato un arricchimento del bagaglio personale e professionale di tutti.

Per maggiori informazioni: www.erasmustheater.eu

Jessica Bernardi