Città di Firenze
Home > Webzine > Le "Storie fiorentine" di Benedetto Varchi alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
mercoledì 25 dicembre 2024

Le "Storie fiorentine" di Benedetto Varchi alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

09-04-2019
Tra la fine del 1546 e l’inizio del 1547 il duca Cosimo affidò a Benedetto Varchi l’incarico di scrivere una storia di Firenze. L’impresa si protrasse per vari anni, non senza tensioni tra l’autorevolissimo committente e l’erudito. Alla morte di Varchi, nel 1565, il lavoro era ancora incompiuto, fermo al XVI libro. Il duca inviò allora immediatamente un proprio uomo nelle dimore di Benedetto, a Firenze e a Montevarchi, per recuperare le sue carte e le sue scritture. Per le Storie fiorentine ebbe così inizio un lungo periodo di oblio. A giudizio del principe erano inadeguate a legittimare il disegno provvidenziale del governo mediceo su Firenze, dovevano perciò essere dimenticate e la loro circolazione fu a lungo ostacolata. All’inizio del Seicento era difficilissimo trovarne un manoscritto a Firenze e si sarebbe dovuto attendere l’inizio del sec. XVIII perché fossero pubblicate da Francesco Settimanni, con un falso luogo di stampa.

Delle "Storie fiorentine", la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha appena acquistato sul mercato antiquario un poderoso testimone integrale, cartaceo, in-folio, di mm 418 x 275, finora ignoto agli studi. Le 516 carte che lo compongono sono scritte da un’unica mano, in scrittura elegante, con correzioni di almeno un’altra mano coeva. Le filigrane suggeriscono di datarlo alla fine del XVI secolo. Il volume fu senz’altro allestito dopo la morte di Varchi, forse proprio negli anni in cui non era semplice reperire il testo delle Storie. Il nuovo acquisto incrementa coerentemente le collezioni della Biblioteca, già ricche di materiali varchiani. La Biblioteca era infatti ancora priva di un esemplare integro delle Storie, pur conservandone la maggior parte dei testimoni parziali superstiti. Tra questi spicca il II.I.176 del Fondo Nazionale, dimesso ma prezioso frammento d’autore, in gran parte autografo. Il nuovo acquisto sarà collocato nel fondo Nuove Accessioni e sarà disponibile presso la Sala Manoscritti e Rari per gli studiosi che intenderanno scrivere la storia del testo varchiano; una storia che presenta ancora molti enigmi da risolvere.

Per maggiori informazioni: www.bncf.firenze.sbn.it