L'esperienza progettuale di
Oliver Storz e
Hannes Schwertfeger e la loro capacità di sensibilizzare le persone sul tema della sostenibilità, sono protagoniste della mostra "
Baubotanik – a renaissance of what exactly?". L'esposizione al
Museo Novecento Firenze (Piazza Santa Maria Novella, 10) è in programma fino a
giovedì 4 luglio 2019.
I protagonisti fondatori dello studio
Bureau Baubotanik di Stoccarda si inseriscono all’interno dell’evento
Sustainable Thinking promosso dal Museo Ferragamo e dalla Fondazione Ferragamo per porre attenzione alle problematiche sempre più attuali della sostenibilità nelle più diverse forme: dall’ambiente al paesaggio urbano, dal riuso fino alla innovazione ed alla sperimentazione tecnologica. Dal 2012 lo studio sviluppa – sia tra i banchi dell’università che fuori – una ricerca improntata sull’utilizzo della natura come componente di supporto per gli elementi strutturali e costruttivi di tipo tradizionale. Bureau Baubotanik non è soltanto il nome di uno studio ma una vera propria filosofia: rappresenta per i progettisti il passo logico successivo a quella progettazione sostenibile attuale non sempre capace di rispondere alle tante e complesse esigenze ambientali in previsione quindi di infrastrutture urbane sempre più verdi.
"Ci impegniamo per creare un network molto più forte delle nostre città e delle loro infrastrutture, e quindi dei loro ecosistemi – spiega il team di Bureau Baubotanik -.
I nostri progetti nascono come strutture estremamente fragili e solo con il tempo si trasformano in strutture stabili. Ciò richiede quindi sin dall’inizio la gestione della stabilità a lungo termine come principio fondamentale per un futuro di successo".
I progetti Baubotanik cominciano dunque come strutture estremamente fragili e solo con il passare del tempo si trasformano e si irrobustiscono creando una relazione significativa e stabile con le strutture di acciaio. Una relazione tra elementi naturali ed elementi progettati che detta una scelta sia stilistica che formale determinando anche una estetica innovativa. Una linea di ricerca che vuole mirare a quella integrazione possibilista ed auspicabile con la natura in grado di cambiare il futuro approccio progettuale ad ogni scala.
E' il quinto appuntamento per Paradigma. Il tavolo dell’architetto, progetto periodico ideato da
Sergio Risaliti in collaborazione con
Tommaso Sacchi e curato da
Laura Andreini, dedicato di volta in volta ad un architetto chiamato a raccontarsi al pubblico attraverso immagini, disegni, progetti o modellini allestiti canonicamente su un tavolo di lavoro che ha già visto grandi personalità come Mario Cucinella, Gianluca Peluffo, Benedetta Tagliabue e Leonardo Ricci. Il tavolo dell’architetto è un progetto sostenuto da Manifattura Tabacchi ed è reso possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.
Per maggiori informazioni:
www.museonovecento.it VSA