Giovedì 9 maggio 2019, alle
ore 21.30, è in programma il concerto di
Michel Portal & Théo Ceccaldi al
Saloncino del
Teatro della Pergola (via della Pergola, 12/32) per la
XXVI edizione del festival Fabbrica Europa.Nella storia del jazz europeo
Michel Portal (1935) spicca come una delle personalità più significative in assoluto e anche come una delle figure meno riconducibili a semplici schemi e appartenenze.
Se il jazz europeo negli ultimi quarant’anni ha forse espresso la sua massima autonomia rispetto a quello d’oltre Atlantico nella forma della cosiddetta ‘improvvisazione radicale’ emersa negli anni Sessanta, Portal è un ponte tra le due ispirazioni; è un musicista che si distingue nettamente dai modelli americani e sfugge anche all’identificazione con quest’ambito dell’improvvisazione radicale a cui è comunque contiguo e con cui ha parecchi tratti in comune.
Ha lavorato con musicisti come Albert Mangelsdorff, John Surman, Steve Lacy, Han Bennink, Dave Liebman, e con tutta la scena francese; famosi sono i suoi duetti con Lubat e Jean-Pierre Drouet. Ha composto numerose colonne sonore per il cinema e ha suonato anche nell’ambito della danza (da ricordare il suo lungo sodalizio con Carolyn Carlson). Nella sua carriera ha ottenuto tre César e un Sept D’Or. Dagli anni Ottanta dirige diverse formazioni, in particolare il trio, spesso con Daniel Humair e Bruno Chevillon. Collabora con Mino Cinelu, Joachim Kuhn, Martial Solal, Jacky Terrasson e ha fondato un quintetto assieme a Louis Sclavis. Il maggior successo arriva però con il celebre insieme al fisarmonicista Richard Galliano.
Théo Ceccaldi (1986) è senza dubbio la nuova perla del jazz francese. Come ha scritto il critico Michel Contat “Ceccaldi suona il violino con una maestria che esalta appieno le enormi possibilità dello strumento”.
“Rivelazione francese dell’anno 2014″ e “Musicista francese dell’anno 2016″ per Jazz Magazine, Ceccaldi si conferma come una delle voci più singolari della nuova scena jazz europea. Con lo sviluppo di uno stile di grande finezza per le sfumature, alla costante ricerca di conciliare la passione, il lirismo e la raffinatezza formale, il violinista in questi anni si è dedicato a incontri speciali con musicisti come Louis Sclavis, Fred Pallem, Vincent Courtois, Daniel Humair, Bruno Chevillon, Paolo Fresu, Eva Risser, Akosh S, Andy Emler, Émile Parisien, Michele Rabbia e Elise Dabrowski. L’incontro con Portal ne sta portando il nome al grande pubblico del jazz.
Fabbrica Europa è il festival internazionale sulla contemporaneità, arrivato alla sua ventiseiesima edizione affronta il 2019 con lo slancio di un nuovo inizio. Un Festival diffuso sulla città di Firenze che animerà diversi spazi, teatrali e non, con un continuo attraversamento di gesti performativi, sonori e artistici che esprimono i segni di una geografia creativa espansa che dall’Europa arriva all’Asia, passando per il Sud del mondo.
Per informazioni:
www.fabbricaeuropa.net
AC