Venerdì 24 maggio 2019 dalle ore 18.00 presso la
Sala Rosai dello
Chalet Fontana in Viale Galileo 7, verrà presentata, con la collaborazione della
Fornaciai Art, una mostra dedicata a
Eugenio Miccini (1925-2007), scrittore, poeta e artista, il cui lavoro ha dato inizio a quella che viene definita Poesia Visiva.
Nello storico locale fiorentino, luogo di incontro, di cultura, di arte e di circolazione delle idee, verrà esposta una selezione di sette opere risalenti agli anni Sessanta, gli esordi del suo percorso artistico: una messa in pratica dei suoi studi sulla teoria della comunicazione tramite la realizzazione di quella sorta di “bricolage” in cui elementi, segni e oggetti si mescolano fino a formare un nuovo linguaggio. Dall’incontro tra artigianato, letteratura e linguaggio mediatico, vengono create delle opere in cui
“la parola assume valore d’immagine e gli elementi alfabetici diventano simboli, a volte con significato linguistico, oppure di mero segno grafico”.
Un ritaglio di giornale, un’ immagine. Caratteri tipografici, una frase scritta punto e a capo, le lettere della macchina da scrivere, oggetti, fotografie, cartoline. Questi i materiali della Poesia visiva, genericamente Poesia Tecnologica, portata avanti, nell’ Italia degli anni Sessanta da vari gruppi di artisti, tra cui quello fiorentino con Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini, Lucia Marcucci, Ketty La Rocca, Luciano Ori, Roberto Malquori e, poco più tardi, il fluxer Giuseppe Chiari che all’ epoca aveva sintomaticamente intitolato una sua opera “Teatrino” e allestito lo spettacolo “Poesia e no” insieme a Pignotti e Miccini.
Interverranno Nicola Nuti e Fabio Fornaciai.
La mostra proseguirà fino al 29 Luglio.
Per ulteriori informazioni:
www.eventbrite.itJB