Sono 14 le nuove sale inaugurate alle Gallerie degli Uffizi per i maestri veneti e fiorentini, contenenti 105 dipinti per oltre 1.100 metri quadrati di arte. I lavori sono andati avanti per circa un anno e i colori della parete sono naturali e stesi secondo gli antichi metodi per renderli vibranti e vivi:
verde per le stanze del Rinascimento veneziano e grigio scuro per la scuola toscana, che richiamano per il primo i colori dei dipinti e per il secondo la pietra serena dell'architettura degli Uffizi, usando un timbro più caldo.
In una stanza appositamente dedicata si trova la
"Venere di Urbino", una delle opere più celebri di
Tiziano: la "donna nuda" raffigura una giovane sposa che attende di essere vestita, dalle ancelle presenti sullo sfondo, per il "toccamano", il momento in cui toccando la mano dello sposo si consentiva, a Venezia, al matrimonio. Sono presenti anche simboli nuziali nel quadro, come il vaso di mirto alla finestra e il cagnolino ai piedi della fanciulla.
Dopo quasi dieci anni lontana dagli occhi del pubblico, torna alla Galleria la
"Madonna del Popolo" di
Federico Barocci. La Madonna intercede presso Dio Padre in favore del popolo e l'artista coinvolge lo spettatore rappresentando con meravigliosa immediatezza le emozioni dei fedeli raffigurati nella parte bassa del dipinto. Le stanze accanto sono state allestite come "studioli", prevalentemente con opere di piccole dimensioni: una contiene dipinti sacri, l'altra profani.
Anche una nuova sala dedicata ai capolavori del naturalismo veneziano, un'altra per
Tintoretto e un'altra ancora per il
Veronese.
Aperta anche una finestra sull'Arno con vista sul fiume e sulle colline a sud della città: simbolo che stabilisce il contatto della Galleria con il suo contesto urbano.
Torna nuovamente visibile anche la
"Caduta degli Angeli ribelli" di
Andrea Commodi: un bozzetto preparatorio per l'affresco, mai eseguito, nella cappella di Papa Paolo V Borghese nel suo palazzo di Montecavallo. Infine è stata allestita la zona dedicata alle Dinastie, dove i
ritratti dei Medici di Bronzino spiccano sul fondo grigio scuro. La nuova sistemazione è stata concepita per migliorare la visione e la comprensione delle opere da parte del pubblico, grazie anche alle panchine disseminate lungo il percorso.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi,
Eike Schmidt, commenta:
"È come se si fosse aperto un secondo, nuovo museo dentro la Galleria. L'operazione è di portata gigantesca, ed è stata resa possibile anche grazie a una generosa donazione dei Friends of the Uffizi Galleries, presieduti da Maria Vittoria Rimbotti Colonna. Questa formidabile impresa è stata portata a compimento dall'eccezionale squadra delle Gallerie degli Uffizi, che ha lavorato con passione e grande competenza. Finalmente possiamo mostrare nel modo migliore due settori delle nostre collezioni, quello della pittura della Controriforma e quella delle pittura veneta che sono anche tra i più importanti al mondo., Ma non è finita qui: nel giro di pochi mesi tutta l'ala del Cinquecento sarà riallestita".
Per ulteriori informazioni:
www.uffizi.it Jessica Bernardi