A cinquant'anni dalla morte del critico e storico dell'arte Roberto Longhi, avvenuta nella sua casa fiorentina nel 1970, la Compagnia Lombardi - Tiezzi, attraverso il Teatro Laboratorio della Toscana, e l'Accademia di Belle Arti di Firenze porta in scena uno spettacolo scritto, diretto, interpretato e sceneggiato dagli allievi della Scuola di Scenografia dell'Accademia e dal Laboratorio di alta formazione per attori e drammaturghi, diretto da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, con il sostegno della Regione Toscana. Il percorso, iniziato un anno e mezzo fa con la sigla di una convenzione, trova la sua prima manifestazione pubblica in questo lavoro sulla figura di un protagonista del mondo dell'arte e della cultura del Novecento, nonché suo profondo innovatore. Lo spettacolo si svolge con il patrocinio della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi di Firenze.
Roberto Longhi. Autoritratto di critico con figure è il titolo della pièce che dal 7 al 9 giugno porterà sul palco del teatro dell'Accademia di Belle Arti di Firenze la figura del critico piemontese. Un ritratto in tre momenti attraverso i quali si rivelano allo spettatore le tappe fondamentali della vita professionale e privata di Longhi. Dagli anni dell'insegnamento nei licei Tasso e Visconti di Roma, alla militanza nell'avanguardia futurista. Dall'incontro con Anna Banti, rievocato dalla corrispondenza che i due tennero nei primissimi anni venti, a quello con Pier Paolo Pasolini, suo allievo all'Università di Bologna, che di Longhi scrisse: "Longhi era sguainato come una spada. Parlava come nessuno parlava. Il suo lessico era una completa novità. La sua ironia non aveva precedenti. La sua curiosità non aveva modelli. La sua eloquenza non aveva motivazioni. Per un ragazzo oppresso, umiliato dal conformismo della società fascista, questa era la rivoluzione". Tra i frammenti di vita non mancano citazioni al pantheon degli artisti che Longhi contribuì a far conoscere e studiare, dai pittori del Rinascimento a Caravaggio, che per il critico, segna la fine della pittura italiana.
Lo spettacolo andrà in scena venerdì 7 giugno alle ore 21, con repliche sabato 8 e domenica 9 giugno alla stessa ora, presso la sala del teatro dell'Accademia di Belle Arti di Firenze (Via Ricasoli, 66).
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei 60 posti disponibili e con prenotazione obbligatoria a: info@lombarditiezzi.it; 055 600218; 393 7236301.
Per maggiori informazioni: www.accademia.firenze.it