Il resoconto finale di un angelo caduto, di un peccatore, di un fuorilegge, di un nuovo Icaro, di un poeta, di uno che si è creduto dispensato da ogni morale, di uno di noi, di un'anima.
Venerdì 14 giugno 2019, alle ore 21.30,
Estate Fiorentina 2019 e Associazione Culturale Teatro della Limonaia presentano "
Una stagione all'Inferno - Primo studio", il progetto di e con
Dimitri Milopulos in scena al
Tepidarium del Roster del Giardino dell'Orticultura (Via Bolognese 17/a).
L'anima del protagonista si ritrova sconfitta, ingannata, catapultata negli inferi, o meglio, ancora più fuori ad un ulteriore inferno e si domanda il perché! Ripercorrerà di fronte a molti uomini la sua caduta per affrontarla! Per affrontare questa nuova realtà non prevista, compiendo cosi il resoconto del suo inferno: “dallo stesso deserto, la stessa notte, sempre i miei occhi stanchi si risvegliano”. È il racconto di un’anima persa; una storia disperata alla quale nella sua opera Rimbaud non da soluzioni o assoluzioni; una storia di dannazione che è destinata solo a mostrarsi. Ma allo stesso tempo è anche una riflessione che il poeta, fa sulla sua opera cercando di tirare le somme e divenire consapevole del proprio viaggio artistico tra passato e futuro.
Una stagione all’inferno viene scritto da Arthur Rimbaud all’età di 19 anni, in un susseguirsi di tragici spostamenti tra Francia e Inghilterra, in una continua lotta con se stesso e con gli altri, in parlicolar modo con Verlaine. Io è un altro. Se l'ottone si sveglia tromba, non è affatto colpa sua. Il contrasto tra i due amanti/artisti/amici arriva a tale livello che Verlaine spara a Rimbaud (ferendolo soltanto). Rimbaud si isola nella sua casa materna a Roche dove finisce la stesura dell’opera che era destinata a diventare il poema maledetto di tutti i tempi, il simbolo poetico del poeta stesso e di una infinita generazione di poeti che hanno formato la vena poetica dell’ultimo secolo, ispirandosi a lui.
Una stagione all’inferno è un insieme di storie in prosa, ma una prosa che sconfina pericolosamente con la poesia, collegando in modo prepotente i due linguaggi. Allo stesso tempo la teatralità spicca sovrana e spinge l’opera verso una nuova dimensione.
Iniziativa in collaborazione con il Florence Queer Festival.Ingresso gratuito. Posti limitati, prenotazione consigliata al 346 0384884Per ulteriori informazioni:
info@teatrodellalimonaia.it –
www.teatrodellalimonaia.it