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mercoledì 25 dicembre 2024

"Arcadia", la mostra di pitture inedite di Marco Pace alla SACI Gallery

19-06-2019
Mercoledì 19 giugno 2019 alle ore 18.00 verrà inaugurata "Arcadia" la mostra di pitture inedite di Marco Pace alla SACI Gallery, in via Sant’Antonino 11. I dipinti saranno visibili fino a sabato 27 luglio e, insieme ad essi, sarà presente un'installazione audio "‘Epitaffio di Sicilo 2019’ di Luca di Bucchianico con la voce narrante di Katie Buckley che arricchirà ulteriormente la mostra.

Marco Pace dipinge ambienti singolari spesso contenenti un vuoto che invita lo spettatore ad entrare all’interno del quadro e scorgere la presenza delle figure emarginate, accorgendosi in quel momento di trovarsi in un luogo appartenete ad un mondo onirico ed interiore. Un mondo con leggi diverse, lontano nel tempo, che l’artista cerca tra il sogno e la veglia…l’Arcadia. La misura della pittura è portata all’estremo nei dipinti di piccole dimensioni, proprio per creare un magnetismo tra spettatore e opera, e un progetto per grandi disegni, quasi a citare le sculture del parco di Bomarzo o l’Appennino di Giambologna. Le dimensioni si confrontano creando un luogo idilliaco, con i suoi abitanti, entità sovrannaturali, anime rifugiate, che cercano conforto o ispirazione.

Nell'installazione, la riflessione di Richard Buckminster Fuller, espressa in un intervista del 1974 di Gianni Pettena, racconta il mondo dell’architettura e della costruzione, l’abilità degli uomini di costruire i propri rifugi e di controllare l’ambiente. Il testo dialoga con la musica, una versione dell’”Epitaffio di Sicilo”, creata per questa installazione dal musicista Luca di Bucchianico, tutto per far riflettere, in maniera quasi ipnotica, lo spettatore su questi temi.

Questo aggiunge al lavoro di Marco Pace un’altra possibile lettura, molto attuale in questi tempi: la questione ambientale. L’artista sembra voler rappresentare l’ambiente fragile come l’anima in balia dalle interferenze esterne, dalle quali non ha sempre le capacità di proteggersi. In queste opere l’equilibrio tra l’uomo e ambiente risulta stabile, naturale, ma una volta raggiunto è in realtà molto fragile, precario ed in continuo cambiamento. Gli architetti/artisti hanno sempre cercato di raggiungere questo equilibrio, che appare sempre più difficile, quasi impossibile dalla era di grande industrializzazione. L’intenzione di Marco Pace si focalizza quindi su un problema contemporaneo molto attuale e imminente: l’importanza di ristabilire gli equilibri tra l’uomo e l’ambiente prendendo in considerazione la fluidità e la continua trasformazione che ci rende vivi e unici.

Marco Pace, originario di Lanciano (CH), si trasferisce a Firenze per studiare all’Accademia di Belle Arti alla fine degli anni ’90. Durante gli studi lavora nel campo dei fumetti, della scenografia teatrale e cinematografica. La sua ricerca pittorica è stata fortemente influenzata dall’attività di supervisore e realizzatore delle installazioni per l’artista Gianni Pettena. I suoi dipinti e i disegni sono spesso ambientati in interni di architetture particolarmente note (la fondazione Beyeler di Renzo Piano, la stazione di Firenze S.M.N. di Michelucci…) con protagonisti personaggi stranianti come animali, fantasmi, apparizioni oniriche.

Per ulteriori informazioni: www.saci-florence.edu

JB