Dal 7 Giugno al 12 Settembre, il loggiato del Museo Novecento di Firenze (piazza Santa Maria Novella) ospita "Oro", installazione site specific di Gabriele Mauro che consiste in una serie di disegni eseguiti dopo aver recuperato simboli, numeri, parole e cifre dal gioco “gratta e vinci”, per essere poi trasformati in disegni di grande formato realizzati in grafite sulle pareti del Museo.
Il “gratta e vinci”, esperienza dell’effimero, dove i simboli utilizzati convivono ludicamente senza una dimensione spazio temporale, vengono in questo contesto svuotati da ogni contenuto o messaggio intellettuale. Un gioco d’azzardo che fa presa sui desideri, l’eventuale combinazione vincente corrisposta in denaro per la felicità del qui ed ora, l’hic et nunc.
“Questi concetti della poetica di Gabriele Mauro, si traducono in un’opera record che copre l’intera superficie del loggiato, correndo tutto intorno e riempiendo lo sguardo dello spettatore che lo percorre – spiega Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento -. Lo spazio aperto del Museo Novecento viene trattato dall’artista come una grande pagina, sulla quale i disegni diventano di dimensioni ambientali. I visitatori delle Ex Leopoldine compiono un viaggio straordinario nell’arte moderna e contemporanea, visto che tra l’acquarello di Giorgio Morandi del 1918 in mostra al primo piano e il lavoro di Mauro corre un secolo. Il Museo Novecento assolve il suo compito di museo e centro d’arte, dove approfondimento e aggiornamento vanno di pari passo. I grandi maestri del XX secolo convivono infatti con i giovanissimi artisti di oggi, i valori consolidati con la sperimentazione più attuale.”
“L’idea nasce da una domanda che mi sono fatto spesso. Come sono cambiate le vite di alcune persone che hanno vinto molti soldi con i biglietti della lotteria? – spiega Gabriele Mauro – O come dice Sigmund Freud: “La fine di un mal di denti ci rende felici, mentre non averne mal di denti non ha lo stesso effetto?”. Perché la gente con la shopper Zara si fotografa di fronte alle vetrine di Louis Vuitton? Queste mie domande hanno accompagnato il progetto di mostra ORO. Il “gratta e vinci” è un’esperienza dell’effimero, dove i simboli utilizzati convivono ludicamente senza una dimensione spazio temporale, svuotati da ogni contenuto o messaggio intellettuale. Un gioco d’azzardo che fa presa sui desideri, l’eventuale combinazione vincente corrisposta in denaro per la felicità del qui ed ora, l’hic et nunc”.
La mostra fa parte del ciclo "Ora et Labora" dedicato alla meditazione sul tempo e sul linguaggio.
Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it