Un convegno per ricordare una donna straordinaria figlia di un uomo anch’esso fuori dal comune. Si svolgerà
venerdì 14 giugno a partire dalle ore 9.00 a Firenze in
Palazzo Ximenes (Borgo Pinti 68) il
convegno "Luoghi, talenti, modernità di Marianna Panciatichi Ximenes d’Aragona Paulucci: donna, collezionista e scienziata nella Toscana dell’800", organizzato dal Comitato FPXA Sammezzano e dal Comune di Reggello, con il Patrocinio della Regione Toscana.
Al convegno parteciperanno illustri studiosi per parlare di Marianna Panciatichi in occasione del centenario dalla morte (Firenze 3 febbraio 1835 - Sammezzano 7 dicembre 1919). Marianna fu una naturalista, una malacologa, una botanica e molte altre cose in un'epoca in cui tali attività erano riservate agli uomini. Oltre a questo si occupò anche delle proprietà di famiglia, tra cui spicca la Villa di Sammezzano, progettata di sana pianta e fatta costruire sotto la propria direzione dal padre, il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona. Saranno ripercorsi gli aspetti peculiari della sua personalità e della sua attività di studiosa e collezionista, collocandoli nel tempo in cui visse: una Firenze molto vivace in campo culturale e scientifico. Verrà evidenziato anche il carattere di donna colta che reclamava per sé e per le altre un ruolo che non fosse confinato allo svolgimento delle attività domestiche.
Verranno presentati durante la giornata documenti e foto inedite di Marianna e Ferdinando Panciatichi a Sammezzano (di cui fino ad oggi esisteva una sola foto conosciuta) e delle magnifiche dimore che appartenevano alla famiglia. Uno straordinario viaggio nella bellezza tra Firenze, San Gimignano, Padova, Parma e Sammezzano.Il convegno si terrà a Palazzo Ximenes in Borgo Pinti, dove Marianna stessa visse buona parte della propria vita, gentilmente messo a disposizione per l'occasione dai suoi discendenti, la famiglia Ruffo di Calabria – Becherucci che continua ad abitarlo ancora oggi. Sarà quindi non solo un convegno, ma per Marianna un vero "ritorno a casa"!
Da questo palazzo soggetto a continui restauri risalterà ancora più forte il contrasto con la situazione di degrado che ormai da 30 anni sta vivendo il Castello di Sammezzano. Sarà l'occasione per fare il punto della situazione e per lanciare un nuovo appello a tutti, privati e pubbliche istituzioni per trovare una via per salvarlo e valorizzarlo.
Per i partecipanti ci sarà una piccola sorpresa che consentirà di portarsi a casa niente meno che.. “l'anima” di Sammezzano!
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Registrazioni:
info@sammezzano.org