Lunedì 8 e martedì 9 Luglio, alle ore 21.00, il
Teatro della Limonaia di Villa Strozzi (via Pisana 77) ospita lo spettacolo "
Sancho Panza Gobernador dell'Isola Barattaria" della
Compagnia Teatro d'Almaviva.
Un episodio del Don Quijote di Cervantes, ripreso da Pasquini nel 1733, è stato riscritto oggi da Duccio Barlucchi per il Progetto EU-Creative Europe "Q.Theater"- narra d’un Duca burlone che fa credere a Sancho d’esser finalmente diventato Gobernador d’un’isola, come tante volte gli ha promesso Don Chisciotte. Per compiacere e svagare il Duca, assente deus ex machina delle sorti di tutti, Sancho è ostacolato nell’unico Potere a cui davvero aspira, pancia piena e non far niente, con ogni sorta di divertentissime torture, fino a costringerlo riluttante giudice di Don Quijote in un processo.
I cortigiani eseguono le allegre angherie con zelo servile, senza scrupolo o emozione per la commovente seppur farsesca sofferenza di Sancho, deresponsabilizzati e disumanizzati in quanto meri esecutori di ordini del Duca, il vero ed invisibile Potere, come tante volte nella Storia.
Ma pur tra comiche pene e frustrazioni Sancho stupisce tutti, e col buon senso dei semplici appiana problemi, riconosce e smaschera corruzioni, intrighi e inganni della Corte, e dà una lezione etica ai veri governanti e lacchè. L’odor di zappa di Sancho annusa al volo il puzzo del Potere.
Il nostro Sancho, ribaltando la consuetudine settecentesca di uomini castrati in ruoli femminili, è interpretato dall’attrice Miriam Bardini.
Don Quijote è figura ridicola d’idealista assoluto, serissimo nell’inflessibile delirio, commosso come ogni “diverso”, vittima sacrificale di ferocia e scherzo. Con Sancho è un gemellaggio di opposti comunicanti, indispensabili l’un l’altro nelle incerte sorti delle loro vite, l’uno il destino e l’affetto dell’altro
L’adattamento dello sfarzoso e affollato melodramma di G.C.Pasquini si è trasformato in riscrittura e ri-creazione drammaturgica, snellendo cast e trama, e trasformando il cantato in prosa senza perdere il sapore originale né il ritmico rimbalzare di parole godibile oggi da un pubblico di ogni età, come avvenuto fin dalle prime rappresentazioni.
Un’operazione dotta e beffarda sulla comicità e la ferocia del riso del Don Quijote prima dell’idealizzazione romantica, con la leggerezza pungente della satira che, divertendo, coglie impietosa ed esatta i punti salienti di ciò di cui si burla, e con immediatezza porta alla sensibilità dello spettatore vizi, debolezze, mancanze, iniquità.
Lo spettacolo è su prenotazione obbligatoria:
direzione@teatrodalmaviva.com - 3338622307
Per ulteriori informazioni:
www.teatrodalmaviva.com