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mercoledì 25 dicembre 2024

"MusArt Festival 2019", nuovi eventi e spazi per un festival che vive tutto il giorno

18-06-2019
"E adesso tocca a me", il titolo della canzone di Vasco Rossi diventa una sezione del "MusArt Festival 2019" di Firenze che comprende 5 concerti gratuiti all'Ex Tipografia dell'Istituto Geografico Militare. Non solo quindi i grandi spettacoli di Roberto Bolle, De Gregori o Steve Hackett in Piazza Santissima Annunziata, ma dei pre-concerti e molte attività diurne per un festival che vive tutto il giorno.

Si parte lunedì 15 luglio alle ore 18.00 con Redi Hasa, il violoncello più creativo nell'area della musica adriatica. Pilastro della Bandadriatica e collaboratore di Ludovico Einaudi, è caratterizzato da una "polifonia monostrumentale" nelle sfumature folk e in quelle più ardite della reinvenzione della
tradizione.

Protagonista di martedì 16 luglio alle ore 18.00 Jimmy Villotti, nome d'arte di Marco Villotti, artista poliedrico conosciuto ai più per la canzone "Jimmy, ballando" dedicatagli da Paolo Conte. Gli amanti del jazz lo venerano per i suoi sforzi tecnici perfettamente riusciti. Jimmy ha prestato la sua chitarra a Lucio Dalla, Francesco Guccini, Morandi, Baglioni e dal 1981 al 1991 è stato al fianco di Paolo Conte, lanciandosi poi in una carriera solista nel jazz allontanandosi dalla rete commerciale.

Per il terzo appuntamento è il turno di Carlo Guaitoli, mercoledì 17 luglio alle ore 18.00. La sua attività concertistica lo porta a suonare in Europa, Giappone, Cina e molti altri stati. Si esibisce come solista con le maggiori orchestre internazionali. Collaboratore stabile di Franco Battiato, compare a suo fianco in numerosi dischi e in concerti internazionali.

Giovedì 18 luglio alle ore 18.00 si esibirà Giuseppe Scarpato, il chitarrista, produttore e compositore napoletano che iniziò a suonare alla fine degli anni '80 nei più importanti club italiani e esteri. Uno stile chitarristico ricco di contaminazioni il suo, una miscela di generi e tecniche che spaziano dal rock al jazz, dal blues al country. Negli anni '90 fonda gli Hillside, trio "crossover" che riceve numerosi apprezzamenti per il sound originale. Comincia poi un'intensa collaborazione con Edoardo Bennato ma anche con i Negrita, Eugenio Finardi, Alex Britti, Grignani e molti altri.

Ultimo di questi appuntamenti, venerdì 19 luglio alle ore 18.00 con Anthony Sidney, newyorkese che vive a Firenze. Incide con il gruppo Perigeo, tenendo una media di circa 160 concerti all'anno. A 25 anni continua con la sua carriera come compositore e concertista solista di chitarra classica dedicandosi alle sue composizioni. Suona a casa del pittore Salvador Dalì e le sue canzoni vengono suonate in Europa e negli Stati Uniti nei principali festival e teatri internazionali.

Non solo concerti, ma anche incontri su testimonianze di musica e spettacoli a cura di Stefano Senardi. Dal 15 al 23 luglio dalle ore 18.30, nel Chiostro di Levante della Facoltà di lettere, il curatore insieme a ospiti e testimoni d'eccezione, fra cui Eugenio Finardi, Franz di Cioccio, Patrick Djivas, Fran Tomasi, Francesco Sanavio, Bruno Sconocchia, guideranno il pubblico in viaggi tra storia, musica e memoria nei "dietro le quinte" di grandi eventi passati. Tra gli argomenti la Bologna di Lucio Dalla, lo storico dei Pink Floyd a Venezia, la serata di Bob Marley a San Siro. Gli incontri sono gratuiti con prenotazione.

La quarta edizione del Musart inaugura anche una speciale iniziativa: le targhe ai luoghi storici della città, per tracciare una mappa degli eventi che hanno reso Firenze protagonista della musica. Primo fra tutti il luogo nel centro storico dove una volta c'era la Siesta, in via dei Cimatori 13/r, protagonista di grandi concerti negli anni '60 come quello di Patty Pravo, Ricky Shane, dei Motowns e molti altri.

Un programma di sala, quello di MusArt, che si caratterizza anche per scritti inediti di protagonisti della scena culturale fiorentina e toscana. Quest'anno i protagonisti saranno: Sergio Bustric per Nicola Piovani, Pietro Grossi per Francesco De Gregori, Antonio Natali per Rock The Opera, Lapo Pistelli per Steve Hackett, Petra Magoni per Caetano Veloso, Stefano Corsi e Giulia Lorimer per Loreena McKennitt, Edoardo Rialti (traduttore di G.R.R. Martin) per il Gran concerto della barriera - Game of Thrones Tribute e Fabio Morgera per Perigeo.

Anche quest'anno tornano i documentari in collaborazione con Sky Arte che, l'anno passato, hanno avuto un grande successo. Dal 15 al 23 luglio (escluso domenica 21) alle ore 20.00 e alle ore 21.00 saranno protagonisti di incontri gratuiti al Chiostro di Levante.

Non può di certo mancare la grande mostra fotografica "Because the night", dagli archivi di Press Photo, Tania Bucci e Marco Borelli, dedicata ai grandi concerti del passato. Il regista Edoardo Zucchetti cura la mostra negli spazi espositivi dell'Istituto degli Innocenti in due sale. Sarà anche l'anno dei "portoni aperti": prima dei live in piazza Santissima Annunziata sarà infatti possibile visitare gratuitamente giardini, luoghi di culto e palazzi monumentali, facendo così scoprire i bellissimi luoghi d'arte adiacenti alla piazza.

Per ulteriori informazioni: www.musartfestival.it


Jessica Bernardi