"
Mutazioni" è il titolo della
nuova stagione del Teatro della Toscana tutta dedita a un
Teatro d’Arte orientato ai giovani. Quei giovani che sono curiosi del teatro e lo vedono come una possibilità per crescere o allargare i propri orizzonti, quelli che non ne sanno nulla, quelli che lo hanno incontrato e rifiutato, quelli che il teatro lo fanno più o meno consapevolmente e che domani saranno i veri fautori del nuovo.
Alla rassegna della
programma 2019/2020 sono state presentate
13 prime nazionali,
17 produzioni che si suddivideranno tra
Pergola, Era e
Teatro Studio. Il
Teatro della Pergola ospiterà, di queste
, 9 prime nazionali e 13 produzioni e vedrà nomi come
Isabelle Huppert, Gabriele Lavia, Maurizio Scaparro, Pino Micol, Giulio Scarpati, La compagnia di Luca De Filippo, Glauco Mauri e la compagnia, Giuliana De Sio, Anna Maria Guernieri e veramente tanti altri.
L’esperienza di
StudioTeatro per il progetto di residenze artistiche che sta riscoprendo il “
nuovo” al
Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, si arricchisce, in chiave multidisciplinare, della collaborazione con il
Campus della Musica.
Il
Teatro dellaToscana, che raccoglie collettivamente una struttura articolata in tre Aree interconnesse e interagenti quali
la Pergola, il Teatro Era e il Giovane Teatro, ha tentato di capire dove indirizzare la ricerca, ossia come poter creare le condizioni nelle quali far nascere davvero una nuova, autentica possibilità espressiva, un futuro di reale novità per questo "
meraviglioso strumento di comprensione fra gli uomini" che è il Teatro.
E' stata presentata l
'area della Valdera, che attraverso un doppio processo sta portando avanti sia l’innesto di una sezione significativa di spettacoli di tradizione sull’esperienza del
Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale, guidato da
Roberto Bacci e Luca Dini, al
Teatro Era; ma anche la definizione di un vero e proprio "
cantiere" teatrale. Il cantiere Valdera è una piattaforma di lavoro in cui i professionisti dello spettacolo diventano maestri dei mestieri del teatro. Una modalità che incentiva una nuova attenzione sulla formazione e risponde all’esigenza di comprendere i meccanismi legati al teatro come sintesi di arte e artigianato.
Questa stagione per il ‘
sistema Teatro della Toscana’, attraverso il modello della bottega, rappresenta il coinvolgimento dei giovani in esperienze produttive fondate sulla trasmissione, al nuovo modello produttivo giovani/maestri, finalizzato alla realizzazione di un teatro totale per la formazione di un attore totale e creativo.
Gabriele Lavia sarà il punto di riferimento artistico per la Tradizione, che con i suoi "
Giganti della montagna", ha rappresentato la chiave di volta della "
mutazione".
In parallelo, continuano le esperienze condotte da
Maurizio Scaparro, Gianfelice Imparato, Glauco Mauri, Marco Baliani, Andrée Ruth Shammah, che si arricchiscono della collaborazione di
Giancarlo Sepe il quale, anche attraverso la struttura del Teatro La Comunità di Roma, condurrà un percorso di palestra, sperimentazione e produzione su "
The Dubliners". Un’altra sperimentazione sul terreno della drammaturgia 'aperta' sarà avviata con
Giuseppe Manfridi in collaborazione con
Lorenzo Macrì sui temi del mito e della recitazione in versi.
La
formazione attoriale è strutturata in tre percorsi istruttivi che sono
Todomodo, Laboratorio d’Arte e l’Oltrarno di Pierfrancesco Favino.
Un teatro fondato su un’articolata e diversificata proposta formativa, con una costante priorità per l’avviamento al lavoro delle nuove leve attraverso la trasmissione dei mestieri teatrali e la loro applicazione al produrre, al promuovere, all’amministrare, all’organizzare. Un teatro vissuto come mezzo espressivo per tutti, come strumento per formare gli uomini. Anche per chi ci lavora.Giovani, lingua italiana, drammaturgia, mestieri del teatro: si mettono a fuoco le priorità, la struttura della Fondazione e l’interazione tra le tre Aree, con il costante apporto di esperienze che trovano nell’istituzione Teatro della Toscana il luogo d’incontro e confronto per proposte e progetti.Altre attività e spettacoli verranno fatte dalla
Compagnia delle Seggiole, con la collaborazione di
Virgilio Sieni e attraverso la sperimentazione di
Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richard; mentre sarà progettata un’attività qualificata nell’Area Metropolitana Fiorentina attraverso l’intervento del gruppo
Venti Lucenti per giovanissimi e adolescenti.
In conclusione, sono queste le basi che rendono naturale la nascita della
Compagnia dei Giovani della Pergola, una compagnia composta dai nostri migliori giovani attori, i quali costituiranno il nucleo per tutte le produzioni della Fondazione.
Quello che nasce da questo progetto sovverte ancora una volta i termini e i modi consolidati del sistema teatrale, individuando un modello produttivo semplice che valorizzi le risorse nascenti e che chieda a tutti gli attori del processo produttivo e creativo una grande prova di umiltà, per realizzare "
il teatro che ancora non c’è".
Per maggiori informazioni:
www.teatrodellatoscana.it VSC