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mercoledì 25 dicembre 2024

BASE / Progetti per l'arte presenta "Ping, murmer" la mostra di Ian Kiaer

27-06-2019
Verrà inaugurata giovedì 27 giugno 2019 alle ore 18.00 la mostra di Ian Kiaer dal titolo Ping, murmer. Sarà visitabile fino a venerdì 20 settembre presso BASE / Progetti per l'arte, in via San Niccolo 18r. L'artista inglese torna ad esporre in Italia, per la prima volta dopo la personale alla Gam di Torino del 2009, esattamente dieci anni fa, con un progetto pensato appositamente per lo spazio non profit di Firenze.

BASE / Progetti per l'arte presenta Ian Kiaer che, con il suo personale ed inedito uso dell'assemblaggio attraverso il quale associa elementi particolari della storia dell'architettura e della pittura prelevati dal quotidiano, si è affermato nel panorama internazionale dell’arte contemporanea dall'inizio degli anni 2000. L'artista spiega così come è nato il suo progetto per lo spazio fiorentino: “È la risposta che cercavo nel voler associare le vecchie lastre di plexiglas rimosse dall'ingresso delle fabbriche e le frasi estratte da un racconto di Samuel Beckett. Sono interessato a queste lenti che fanno vedere e non vedere al di là di esse e che portano su di loro le tracce del loro precedente uso. Invece, il testo dal titolo Ping del 1966 di Beckett, mi interessa perché in qualche modo dissolve la distinzione tra figura e sfondo in quella che sembra essere una specie di impostazione del White Cube. Nella mostra queste frasi si traducono in uno strano status di poster / dipinti / immagini che potrebbero essere un commento, una proposizione o addirittura un comando”. Sempre Kiaer prosegue: “Pensando in particolare alle stanze di Base che dialogano fra di loro presenterò anche una parte di un progetto che sto sviluppando in merito ai primi lavori dell'architetto Peter de Bretteville. Lui ha lavorato nei primi anni '70 con Craig Hodgets a Quick City che è un'iniziativa architettonica di strutture sperimentali e temporanee che cercavano di produrre abitazioni alternative alle rigide esigenze del modernismo. Mi concentrerò sulle sue idee riguardanti la sua casa di Bretteville-Asimow, in cui ha esplorato le nozioni di vita cooperativa, contingente e reattiva. È un progetto che è sensibile alle esigenze di "vicinanza" che ritengo sia in qualche modo appropriato allo spazio intimo di BASE e al suo essere gestito da un collettivo di artisti che invita altri artisti.”

Ian Kiaer (Londra, 1971; vive e lavora tra Londra e Oxford) realizza delle installazioni che includono oggetti di recupero con riferimenti alla storia della cultura visiva e letteraria di varie epoche. La particolare associazione di questi elementi, tramite oggetti minimi, collage e presenze scultoree, permette di trasformarli da elementi effimeri ad una riflessione radicale sull'eredità dell'astrazione pittorica e dei principi del Modernismo. I suoi interventi, che agiscono tra caso e intenzionalità, tra invisibile e visibile, tra monumento e anti-monumento lo hanno portato ad essere presente in molte mostre internazionali importanti tra cui: X Biennale di Lione, 2009; Tate Britain, London, UK, 2009; X Biennale di Istanbul, 2007; IV Biennale di Berlino, 2006; 50° Biennale di Venezia, 2003; Mori Art Museum di Tokyo, 2003; P.S.1, New York, 2002; Manifesta 3, Lubiana, 2000. Le mostre recenti personali includono: Endnote, tooth, Musée d'Art Moderne de la Ville, Parigi, 2017-2018; Endnote, Ledoux, Neubauer Collegium, Chicago, 2016; Limp Oak, Lulu, Città del Messico, 2015; Tooth House, Henry Moore Institute, Leeds, 2014; Centre International de l'art et du Paysage, Vassivière, 2013; Kunstverein Munich, 2010.

BASE / Progetti per l'arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner, BASETALKS(!) (Gum Studio, Brown Project Space, 26cc, Sottobosco, Trastevere 259), Amedeo Martegani, Gianni Caravaggio, Piero Golia, David Tremlett, Franco Vaccari, RADICALTOOLS (UFO, Gianni Pettena, Archizoom, Zziggurat, Remo Buti, 9999, Superstudio), Koo Jeong-A, Christian Jankowski, Giuseppe Gabellone, Martin Creed, Ken Lum, BASEOPEN (Margherita Moscardini, Francesco Fonassi, Giuseppe Stampone, Giulio Delvé, Gaia Geraci, Marcello Spada, Jacopo Miliani, Riccardo Giacconi, Jaya Cozzani/Marco Andrea Magni/Agostino Osio), Jiří Kovanda, Nicole Miller, Luca Trevisani, Richard Long, Roman Ondak, Ryan Gander, Gerhard Merz che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Saadane Afif, Pierre Huyghe, John Armleder, Rossella Biscotti, Daniel Buren, Thomas Saraceno.

Per ulteriori informazioni: www.baseitaly.org

JB