Nell’Estate a San Salvi, un nuovo appuntamento di “SalviAMO LA MUSICA” dell’Associazione La Chute. Venerdì 28 giugno alle ore 21.30, Ifriqiyya Electrique: un imperdibile capitolo dell’estate nell’ex-città manicomio di Firenze, progetto di musica Sufi legata al rito e alla trance.
Ifriqiyya Electrique, in remota era medievale designava un territorio che comprendeva la Tunisia, parti dell'Algeria e della Libia, in pratica l' “Africa” dei romani. Tra immagini e danza, un’esperienza che fa uso intenso ed estremo di suoni elettrici e pulsanti in armonia con il battito antico e le sue voci. Uno spettacolo che non si limita alla sua essenza musicale, pur essendo di assoluto rispetto, ma che si completa nella totale immersione di anima e immagini nei suoi momenti compositivi.
Da dove nasce, Ifriqiyya Electrique? Ogni anno, nel sud della Tunisia, si tiene il rituale sufi e gnawa banga: accorrono tutte le comunità nere discendenti degli schiavi hausa che in Tunisia furono trasferiti a forza nei secoli, e scatta il rito della possessione, scandito a ogni secondo dalle terzine delle nacchere qaraqueb, dai tamburi, dalle voci profonde a coro e in risposta a un solista che “lancia” le invocazioni. Cambuzat, reponsabile del gruppo, chitarrista avant rock della scena post punk, ha selezionato quattro magnifici musicisti del banga, Tarek Sultan, Yahia Chouchen, Youssef Ghazala e Ali Chouchen al nagharat, doppio tamburo da percuotere con le mazze. Gli artisti destrutturano e ristrutturando continuamente il tutto, con l'intento, per usare le loro parole, di «guidare verso l'elevazione, il sudore, la poesia, le lacrime, non di costruire una graziosa cartolina musicale colorata».
L’ingresso, come sempre a San Salvi, costa 12 €, ridotto coop e arci 10 €, carta studente 8 €, Essendo i posti limitati, si consiglia la prenotazione.
Informazioni e prenotazioni: tel. 055 6236195 o whatsapp 335 6270739, mail a info@chille.it, sito www.chille.it.