Il programma prevede due serenate, separate nel mezzo da una suite per archi. Queste composizioni sono inserite in un arco temporale abbastanza ampio. La prima, Serenata notturna K.239, è tardo settecentesca. È stata scritta da Mozart nel 1776 ed è uno dei più squisiti lavori del periodo della prima maturità del compositore. Pensata per un complesso piuttosto insolito, si presenta come un «concertino» composto di due violini, viola e contrabbasso, e include il «ripieno» dato dalla massa degli archi con in più i timpani.
L’altra, la Serenata op.48 è una delle composizioni del catalogo čajkovskiano che corrispondono ad un periodo di crisi personale e stasi creativa che il musicista russo affrontò tra gli anni 1877 e 1885. È un brano che riflette la sconfinata venerazione dell'autore per lo stile del tardo XVIII secolo, filtrato soprattutto attraverso la figura idealizzata di Mozart. La serenata, composizione strumentale destinata sul finire del '700 ad esecuzioni all'aperto per fini di puro intrattenimento, è qui intesa da Čajkovskij come rimpianto nostalgico di un'epoca perduta, quella appunto del classicismo. In entrambi i casi la sua funzione di “dedica" serve ad esprimere sentimenti di ammirazione verso il soggetto amato. È una forma presente nella musica colta come in quella popolare. San Miniato rappresenta il contenitore ideale di queste composizioni perché così come la serenata non è una forma musicale astratta, ma una forma poetica che raccoglie sentimenti, così questa basilica è da sempre un grande contenitore di sentimenti umani.
Tra questi due momenti si inserisce perfettamente la Suite per archi P 41, opera del 1902 di Ottorino Respighi, uno dei più grandi compositori del secolo scorso, il cui gusto fu definito da Massimo Mila “di ieri e non di oggi”. Un protagonista indiscusso del Novecento storico italiano, àmbito su cui tanto si è soffermata l’attenzione dell’Orchestra della Toscana in questi ultimi anni.
Sul podio dell’ORT ci sarà Beatrice Venezi, lucchese, 29 anni, inserita da Forbes - la prestigiosa rivista americana di economia - nell’elenco dei 100 giovani Under 30 leader del futuro. A dispetto della giovane età ha già guidato numerose formazioni internazionali di livello, con un approccio originale alla materia che va oltre il suo ruolo di direttore. Giovane e ricca di talento si introduce alla musica appassionandosi al pianoforte per poi studiare composizione e direzione d’orchestra. Prende il diploma come direttore al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con il massimo dei voti. Ha scritto diversi saggi, l’ultimo è Allegro con Fuoco (Utet) dove prende per mano anche il più diffidente dei lettori e lo accompagna dietro le quinte dei teatri, raccontandone protagonisti, riti e tradizioni, smontando i cliché e i pregiudizi che circondano il genere.
È figlia del suo tempo e dunque padroneggia la comunicazione social. I suoi account Facebook e Instagram sono molto frequentati. È spesso ospite in trasmissioni televisive di successo (Che tempo che fa, E poi c’è Cattelan) mentre i magazine le hanno dedicato nell’ultimo anno numerosi approfondimenti. Di lei si occupano le riviste specializzate, ma anche pubblicazioni come Wired, Rolling Stones, D Grazia. Direttore principale della Nuova Scarlatti di Napoli e dell’Orchestra Milano Classica, ha girato il mondo dirigendo in Giappone, Bielorussia, Georgia, Armenia, Libano, Portogallo, Canada e Argentina. Interprete di un vasto repertorio che dalla musica barocca arriva alla contemporanea, ha una predilezione per Giacomo Puccini. Ha eseguito prime assolute di compositori italiani sia in veste di pianista che di direttore d’orchestra. In autunno esce il suo primo album su etichetta Warner Music intitolato My Journey – Puccini’s Symphonic Works registrato nel dicembre scorso al Teatro del Giglio di Lucca proprio con l'Orchestra della Toscana.
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