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martedì 16 aprile 2024

Il Cherubini a Casa Martelli, proseguono i concerti con un incontro dedicato a Dario de Rosa

05-09-2019
Giovedì 5 settembre 2019 alle ore 17.00 riprende il ciclo di concerti "Il Cherubini a Casa Martelli" con un programma di capolavori della musica da camera, in particolare della formazione pianoforte-violino-violoncello. Di Ludwig van Beethoven (1770 - 1827) verrà eseguito l'Allegro moderato dal Trio op. 97 noto come "l'Arciduca" per essere dedicato all'allievo e mecenate del compositore Rodolfo d'Asburgo Lorena, arcivescovo e cardinale, cui verrà anche dedicata la Missa Solemnis; di Antonin Dvořák (1841-1904) un Trio altrettanto famoso, il n. 4 "Dumky" (meditazione), alternanza di momenti malinconici ad altri vivaci.
La particolarità del concerto sta nel voler rendere omaggio ad un grandissimo interprete della musica da camera, Dario de Rosa (Trieste 1919 - Firenze 2013), animatore in qualità di pianista del Trio di Trieste, tra le più famose formazioni del genere. Alla sua straordinaria attività concertistica De Rosa ha affiancato una altrettanto importante attività di docente, per buona parte svolta proprio a Firenze dove tuttora sono attivi docenti che continuano la sua grande lezione musicale e didattica. Il concerto sarà introdotto da Tiziano Mealli, docente al Cherubini e allievo di De Rosa.

Programma

Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)
Trio per archi e pianoforte n. 7 in si bemolle maggiore, op. 97 "L'Arciduca" (1811)
Allegro moderato

Antonin Dvořák (1841-1904)
Trio per pianoforte n. 4 "Dumky" in mi minore, op. 90 (B.166) (1891)
Lento maestoso - Allegro quasi doppio movimento
Poco adagio - Vivace non troppo
Andante - Vivace non troppo
Andante moderato - Allegretto scherzando - Allegro
Lento maestoso - Vivace


Il Cherubini a Casa Martelli
Il ciclo di concerti ha cadenza mensile e si svolge il primo giovedì di ogni mese e nasce grazie a Mario Ruffini, coordinato da Donata Bertoldi. Per l’intero 2019, ogni primo giovedì del mese, alle 17.00, la musica risuonerà nella Sala da Ballo del Museo di Casa Martelli, in un ballo congiunto fra bellezza musicale e bellezza artistica.


Note sulla musica a Casa Martelli

Agli inizi del nuovo millennio Casa Martelli era un luogo sconosciuto ai più, totalmente abbandonato e in attesa di complessi restauri che potessero riportarlo a nuova vita. Antonio Paolucci, già artefice dell’acquisto e della complessa collocazione dello stemma Martelli di Donatello al Museo Nazionale del Bargello, ebbe l’idea di dare una sede al FAI proprio in Casa Martelli. Cominciò allora il lento recupero di un bene straordinario, grazie principalmente a Monica Bietti e a Francesca Fiorelli. Il FAI, con Ludovica Sebregondi, trovò gli sponsor per iniziare i restauri dell’androne di ingresso, e di lì a poco Mario Ruffini, ricercatore al Kunsthistorisches Institut in Florenz di Musica e Arti figurative, dovendo depositare un pianoforte del “Kunst” fuori dell’Istituto, a causa di lavori che stavano iniziando all’Istituto Germanico, pensò di collocarlo a Casa Martelli.

Inizia così una lunga stagione di rinascita di una delle più belle e preziose case della Firenze sette-ottocentesca. E iniziano differenziate attività musicali nella bellissima Sala da Ballo, dove le più importanti istituzioni fiorentine svolgono attività musicali a ogni livello, anche grazie alla presenza del prezioso pianoforte. Oggi, dopo circa dieci anni dall’inaugurazione del Museo, il Conservatorio dà inizio a questo nuovo ciclo. Promotore e artefice ne è Mario Ruffini che, tornato come docente a Firenze, ha ricollegato i fili di quella rete di istituzioni che riunisce in questo caso i Musei del Bargello/Museo di Casa Martelli, il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, con la collaborazione del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut e del Centro Studi Luigi Dallapiccola, per proporre una straordinaria occasione comune alle istituzioni e alla cittadinanza. Una sinergia che si innesta nel contesto di una città che proprio da questo genere di collaborazioni riesce a infondere a Firenze una vivacità culturale sempre significativa.

Si riuniscono così la Musica, portata dal Conservatorio per merito del suo direttore Paolo Zampini, e le Arti figurative grazie alla direttrice dei Musei del Bargello Paola D’Agostino, nell’eccellenza di un luogo come il Museo di Casa Martelli diventato uno degli spazi più affascinanti di Firenze, e al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, proprietario del pianoforte e iniziatore delle più importanti ricerche sull’unione fra Musica e Arte figurativa, grazie a Max Seidel e ai suoi successori Alessandro Nova e Gerhard Wolf.

Il ciclo dei concerti attraversa il grande mondo romantico, riscopre un autore del tutto scomparso (Anselm Hüttenbrenner), presenta la Quadreria di Casa Martelli con un concerto tutto dedicato al tema dell'esposizione dell'arte figurativa interpretata dalla musica, viaggia nel solco della festa di indipendenza degli Stati Uniti, omaggia due grandi musicisti come Dario De Rosa e Daniele Lombardi, rifà suo il padre del Novecento italiano, Luigi Dallapiccola, che in Conservatorio visse da studente e da docente la sua intera esistenza, e infine sottolinea il fermento di una città come Firenze che, attraverso le personalità della cultura e delle massime istituzioni, rivendica con forza il ritorno in patria delle spoglie di Luigi Cherubini.

Per maggiori informazioni: www.bargellomusei.beniculturali.it