Lunedì 16 settembre, alle 18, in occasione della chiusura della mostra fotografica Hallelujah Toscana, al Museo degli Innocenti di Firenze, si terrà una conversazione tra Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama mondiale e Marco Paoli, autore delle opere esposte. L’incontro avrà luogo nel Salone Borghini che ospita l’esposizione, ingresso esclusivamente su prenotazione rsvp@torrigiani.com
Hallelujah Toscana nasce dall’omonimo libro pubblicato nel 2017 da Contrasto. Un’esplorazione nel profondo di una Toscana misconosciuta, fatta di contraddizioni, sfumature, bellezze fuori dall’iconografia classica conosciuta in tutto il mondo. Le fotografie di Marco Paoli, tutte rigorosamente in bianco e nero, dialogono con le poesie di Alba Donati, grazie a cui gli scatti in mostra sono diventati eloquenti. Un lavoro con cui il fotografo si è ricongiunto con la sua terra d’origine, la Toscana, attraversando la quale racconta di avere ritrovato la meraviglia, lo splendore nascosto ai più, ma di avere visto e sofferto al contempo anche l’abbandono in tutta la sua potenza.
Nella mostra organizzata nell’ambito della programmazione del Seicentenario dell’Istituto degli Innocenti, troviamo una selezione di circa trenta immagini. Ci sono le atmosfere spettrali di alcune ville e dei loro giardini, come Villa Corsini a San Casciano, Villa Mansi a Lucca e Villa Garzoni a Collodi, abitate da silenti sculture rivestite di muschio. Ci sono: il parco di Celle con le sue opere contemporanee, il marmo vivido delle cave di Carrara, la Fonte delle Fate a Poggibonsi dove galleggiano i coccodrilli e i corpi rannicchiati di Mimmo Paladino, ma anche il carcere di Pianosa, il Cisternone e le Terme del Corallo di Livorno. Il padule di Fucecchio e la basilica di San Marco a Firenze. Gli Opifici del Lombricese a Lucca, la Giogana di Camaldoli, l’ex sanatorio Banti a Pratolino ed il cimitero dei Pinti a Firenze. C’è la nebbia che avvolge ogni cosa; c’è l’acqua con le sue sorgenti; ci sono alberi che arrivano fino al cielo; radici nodose che arrivano in profondità.
C’è una “silenziosa malinconia” nelle immagini di Marco Paoli, rivelano quelle emozioni nascoste che solo un paesaggio incontaminato sa regalare. Ma c’è anche il mistero di ex ospedali psichiatrici, come quello di Maggiano a Lucca e quello di Volterra, dove ancora rimangono tracce dei graffiti di NOF4 (così si firmava Oreste Fernando Nannetti, che li realizzava con la fibbia della sua divisa, paziente del manicomio dal 1959 al 1973), di isole, cimiteri, statue, elementi che stanno a simboleggiare che qualcosa in passato c’è stato.
Marco Paoli è nato a Tavarnelle Val di Pesa, in Toscana, nel 1959. Vive e lavora a Firenze. Tra i suoi progetti e lavori fotografici: Amazonlife Project, la documentazione del progetto Busajo a Soddo, in Etiopia, a sostegno dei bambini di strada. Con Giunti ha pubblicato i volumi Ballads, Silenzio, ed Ethiopia. Ha esposto a Washington nella sede del consiglio Europeo, a New York alla sede dell’ONU, a San Francisco e al Macro di Roma.
Stefano Mancuso insegna Arboricoltura generale e coltivazioni arboree all’Università di Firenze ed è direttore dell'International Laboratory of Plant Neurobiology (LINV). È uno dei mebri fondatori dell’International Society for Plant Signaling & Behavior, e accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili. Tra le sue pubblicazioni Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti Editore, 2013, con Alessandra Viola), Uomini che amano le piante (Giunti Editore, 2014), Botanica. Viaggio nell'universo vegetale (Aboca Edizioni, 2017), Plant revolution (Giunti Editore, 2017), L'incredibile viaggio delle piante (Laterza 2018) e La nazione delle piante (Laterza 2019).
Coordinamento e organizzazione, Firenze Città Nascosta Firenze, Progetto grafico Stefano Rovai - rovaiweber design. Con il contributo della Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea2018” / Giovani Sì e della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
Per maggiori informazioni: www.istitutodeglinnocenti.it