Domenica 27 ottobre 2019, alle ore 20.00, il concerto diretto dal maestro
Emmanuel Krivine inaugura la
stagione Sinfonica del
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in piazza Gui.
Krivine, direttore musicale dell’Orchestre National de France e direttore principale ospite della Scottish Chamber Orchestra, nel programma eseguirà la
Suite n.1 op. 46 da Peer Gynt e Dai tempi di Holberg, suite in stile antico per orchestra d’archi op. 40 di Edvard Grieg e a seguire la Symphonie fantastique op. 14, èpisode de la vie d’un artiste di Hector Berlioz, dando ufficialmente il via ad un intenso calendario di altri 12 concerti sinfonici che pone l’accento sui percorsi musicali nordeuropei senza trala-sciare i capolavori del sinfonismo e che vedrà succedersi direttori come Alpesh Chauhan, Nicola Piovani, Joana Carneiro, Dennis Russel Davies, Daniele Gatti, James Conlon, Alexander Lonquich, Myung-Whun Chung, Lionel Bringuier e Zubin Mehta.
Edvard Grieg - Suite n.1 op. 46 da Peer Gynt e Dai tempi di Holberg, suite in stile antico per orchestra d’archi op. 40Il rapporto di Grieg con il teatro è stato senza dubbio fortunato e fruttuoso. Dall’incontro con due nomi di spicco della drammaturgia scandinava sono nate due delle sue composizioni più note: le musiche di scena per il Peer Gynt di Henrik Ibsen e la Holberg Suite, dedicata allo scrittore e drammaturgo Ludvig Holberg. Di natali danesi, Holberg visse tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento e fu tanto apprezzato e conosciuto nei paesi scandinavi da guadagnarsi l’appellativo di ‘Molière del Nord’. Per rendere omaggio allo scrittore, in occasione delle celebra-zioni del bicentenario dalla nascita nel 1884, Grieg compose la Suite op. 40, un’antologia di danze composte in stile settecentesco. Inizialmente concepita per pianoforte, la suite venne poi trascrit-ta per orchestra d’archi senza perdere alcunché della galanteria melodica delle sue cinque sezioni - Preludium, Sarabande, Gavotte, Air e Rigaudon - che ricalcano forme e sonorità del rococò. Il le-game con Ibsen è invece dovuto al Peer Gynt, dramma in versi che impegnò lo scrittore per anni con il risultato finale di un’opera lunga e quasi irrappresentabile a causa dei continui mutamenti di scena. La soluzione al problema fu trovata sostituendo ampie porzioni di testo con parti musi-cali. Grieg era il compositore norvegese più in vista del tempo e il lavoro venne affidato a lui sen-za alcun indugio. Per narrare le vicende dell’eterno Peter Pan avventuriero e un po’ spaccone pro-tagonista del dramma, Grieg non risparmiò nulla della sua inconfondibile vena melodica, realiz-zando pagine orchestrali di immediata presa sul pubblico. A distanza di anni dalla prima rappre-sentazione del Peer Gynt, il compositore decise di estrapolare alcuni brani da racchiudere in due suite. La prima, l’op. 46, risale al 1888 e consta di quattro pannelli sonori che descrivono alcune delle scene più caratteristiche del dramma: le atmosfere cristalline del Mattino, il mesto canto della Morte di Ase, madre di Peer, l’orientaleggiante Danza di Anitra fino alla travolgente marcia che descrive l’ingresso Nell’antro del re della montagna, luogo fantastico popolato da gnomi bef-fardi, streghe e troll.
Hector Berlioz - Symphonie fantastique op. 14, èpisode de la vie d’un artisteComposta nel 1830, la Symphonie fantastique, episodi della vita di un artista in cinque parti, op. 14 è l’opera che porta il ventisettenne Berlioz alla ribalta internazionale. L’ispirazione giunge da un fatto autobiografico, l’amore inizialmente non corrisposto per l’attrice irlandese Harriett Smi-thson che anni dopo diventerà la moglie del compositore. Con l’esaltazione romantica tipica della sua produzione, Berlioz riversa su pentagramma i tormenti del cuore dando vita al primo esempio di musica a programma. La sinfonia è infatti suddivisa in cinque movimenti accompagnati da di-dascalie che descrivono le fasi dell’infatuazione bruciante dell’artista: sensazioni, ricordi, sogni deliranti e allucinazioni che si traducono in immagini musicali; e anche la donna amata viene su-blimata in musica grazie a una melodia, la celebre idée fixe, che ricorre ciclicamente a dare unita-rietà alle varie parti della composizione. Ma se la struttura della Symphonie fantastique è innova-tiva solo in apparenza - i movimenti dai titoli descrittivi seguono in realtà le regole del sinfonismo classico, e la suddivisione in cinque parti ha un illustre precedente nella Pastorale di Beethoven - la vera novità risiede invece nel valore dato al timbro. Berlioz crea una nuova tavolozza di colori strumentali con singolari combinazioni che vivificano dall’interno il linguaggio orchestrale otto-centesco.
Di padre russo e madre polacca, il maestro
Emmanuel Krivine intraprende giovanissimo la carriera di violinista. Dopo un primo premio conquistato al Conservatorio di Parigi a soli sedici anni, frequenta il Queen Elizabeth College of Music, dove studia con Henryk Szeryng affermandosi in altre importanti competizioni.
Ispirato da un incontro con Karl Böhm nel 1965, si avvia alla direzione d’orchestra, dapprima come Direttore ospite permanente del Nouvel Orchestre Philharmonique di Radio France (1976-1983) e in seguito come Direttore musicale dell’Orchestre National de Lyon (1987-2000) e dell’Orchestre Français des Jeunes. Dal 2006 al 2015 è Direttore musicale della Orchestre Philharmonique du Luxembourg ; a partire dalla stagione 2015-2016 è Direttore principale ospite della Scottish Chamber Orchestra e, dalla stagione 2017-2018, è Direttore musicale dell’Orchestre National de France.
All’attività di Direttore principale, Krivine affianca regolarmente quella di Direttore ospite delle migliori orchestre internazionali. Nel 2004 aderisce all’approccio originale di un gruppo di musicisti europei con cui fonda la Chambre Philharmonique, un’orchestra che utilizza strumenti d’epoca.
Tra le più recenti incisioni di Krivine con l’Orchestre Philharmonique du Luxembourg per Zig Zag Territoires/Outhere si ricordano musiche di Ravel (Shéhérazade, Bolero, La Valse...), Musorgskij (Quadri di una esposizione) e Rimskij-Korsakov (Shéhérazade), Bartók (Concerto per orchestra e Concerto per violino n. 2).
Con la Chambre Philharmonique, per Naïve, ha inciso le sinfonie di Mendelssohn (Italiana e Riforma) e Dvorˇák (Sinfonia dal nuovo mondo), oltre a brani di Schumann (Konzertstück per quattro corni e orchestra). Con l’etichetta classica Alpha ha pubblicato un dvd dedicato alla Symphonie Fantastique di Berlioz.
Ha inoltre inciso con l’Orchestre National de France due dischi: i Concerti per pianoforte di Camille Saint-Saëns con Bertrand Chamayou e un album dedicato a Debussy.
ProgrammaEdvard Grieg
Peer Gynt suite n. 1, op. 46
Holberg Suite, op. 40
Hector Berlioz
Symphonie fantastique, op. 14
Nei 150 anni dalla morte del compositore
Il concerto sarà trasmesso in differita da RAI Radio3.
Per maggiori informazioni:
www.maggiofiorentino.com