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mercoledì 25 dicembre 2024

Leggere per non dimenticare: "La politica senza politica" di Marco Revelli alle Oblate

16-10-2019
Mercoledi 16 ottobre 2019, alle ore 17.30, alla Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 26) per la rassegna "Leggere per non dimenticare" è in programma la presentazione del libro "La politica senza politica. Perché la crisi ha fatto entrare il populismo nelle nostre vite" di Marco Revelli (Einaudi, 2019). Presenta l'evento: Paul Ginsborg.

La principale delle malattie delle nostre democrazie è sicuramente antropologica, nasce dal disagio dell’essere delle persone e dal loro sistema di relazioni che è andato in sofferenza. Lo riscontriamo quotidianamente perché il populismo è spesso caratterizzato dal malessere profondo della democrazia contemporanea che è espressione di un popolo rimasto senza scettro verso un’“élite corrotta” che si traduce in un pervasivo processo di delegittimazione e di sfiducia in ogni classe dirigente identificabile con una crisi di sistema. Prima c'è stata la crisi economica. Una crisi tanto dura da far pensare agli anni della Grande Depressione. In America trenta milioni di persone hanno perso la casa. In Italia interi distretti industriali sono svaniti nel nulla. Così è iniziato il rancore. La rabbia di chi non ha più niente da perdere o di chi vuole difendere quanto gli è rimasto. La paura che si prova quando non si capisce cosa sta succedendo. A questa paura, talvolta irrazionale, ma comunque reale, la politica ha opposto un assordante silenzio. Sentendosi ignorati molti hanno perso ogni fiducia in quei partiti dai quali in passato si erano sentiti rappresentati. E si sono rivolti a forze nuove, che alle loro preoccupazioni hanno saputo dare risposte facili e perlopiù reazionarie. Queste pagine sono la riscrittura di tre saggi profetici, che diventano ora tre capitoli di un medesimo racconto: «Populismo 2.0», «Finale di partito» e «Poveri, noi». È il racconto di come siamo arrivati fino a qui, di come il populismo non sia un mostro apparso all'improvviso dall'oscurità, ma l'effetto di un deficit di rappresentanza che non possiamo fingere di ignorare.

Per ulteriori informazioni: www.leggerepernondimenticare.it