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venerdì 29 marzo 2024

"Passi Terribili", l’opera site specific di Vittorio Corsini nella Chiesa di Santa Verdiana

15-10-2019
"Relazionandomi alla Bauhaus presento un lavoro che sposta il centro dell’intelligenza, dalla testa ai piedi, facendo in modo che il nostro camminare, il nostro muoverci fisico produca un senso, produca uno stato che la nostra intelligenza speculativa razionale, non riesce a produrre. Il pensiero non può produrre la cancellazione di una parola, non esiste la 'non casa', possiamo smontare un pensiero, una parola come razzismo, possiamo cioè cercare di contenerlo con un’attività razionale, di pensiero, ma non riusciamo a eliminarlo. L’attività, il movimento può invece intervenire ad un livello più profondo, più consistente, che elimina fisicamente e quindi con tutto il corpo qualcosa, come una sorta di espulsione di una tossina."

Così l'artista, Vittorio Corsini ha spiegato la sua installazione "Passi Terribili" site specific, che sarà inaugurata, martedì 15 Ottobre alle ore 21.00, nella chiesa di Santa Verdiana (Piazza Ghiberti 27 - Firenze).

L'opera è il risultato finale del workshop che l'artista ha svolto con gli allievi del Tearc (progetto-laboratorio di teatro-architettura), dopo una carrellata su alcune sue opere realizzate negli anni scorsi su tali temi, il lavoro per cercare qualcosa che attraverso la distruzione trovasse la sua realizzazione, la sua pienezza. La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell’installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano.

Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. "Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori", ha affermato Corsini, "l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”.

Vittorio Corsini è nato a Cecina (LI) nel 1956, vive e lavora Milano. Ha compiuto studi storico-artistici all'Università di Pisa, presso la Facoltà di Lettere Moderne. L'attività espositiva inizia alla fine degli anni '80, con una personale alla Galleria L'Attico di Roma. Tra le successive mostre personali: Corpo fragile, a cura di Luigi di Corato e Marco Pierini, ex ospedale San Niccolò, Siena, 1998; Alleluja, Palazzo delle Papesse, Siena, 2002; meno 270, Galleria Artra, Milano, 2002; Mosca cieca, Salone Villa Romana, Firenze, 2004; GOD SAVE The PEAPLE, a cura di Marco Scotini, Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea, Lucca, 2007; Walkabout, a cura di Marco Scotini, Museo Oratorio di Santa Maria della Vita, Bologna, 2008.

Tra le numerose mostre collettive si segnala: Maledetti Toscani, Galleria L'Attico, Roma, 1990; In Forma, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato (1993); XII Quadriennale Nazionale d'Arte, Roma, 1996; Futurama, a cura di Bruno Corà, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2000; Continuità. Arte in Toscana, 1968/1989, a cura di Daniel Soutif, Palazzo Fabroni, Pistoia, 2002; Continuità. Arte in Toscana, 1990/2000, a cura di Jean-Christophe Ammann, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2002; Il palazzo delle libertà, a cura di Lorenzo Fusi, Palazzo delle Papesse, Siena, 2003; Anni lunari, Galleria l'Attico, Roma, 2007.

L'iniziativa fa parte della rassegna "Nel Chiostro delle Geometrie", il progetto-laboratorio di teatro-architettura (TEARC) nato nel 2014 dall'intesa tra la Compagnia Teatro Studio Krypton e il DIDA-Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze, che giunge quest’anno alla sua sesta edizione.

Ingresso libero

Per maggiori informazioni: www.teatrostudiokrypton.it 

VSA