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martedì 03 dicembre 2024

"...E adesso la pubblicità", almanacchi e periodici in mostra alla Biblioteca delle Oblate

07-10-2019
Fino a sabato 9 Novembre, la Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo, 24) ospita "...E adesso la pubblicità", una piccola esposizione di almanacchi e periodici storici contenenti pagine pubblicitarie.
L'esposizione, curata dalla Sezione di Conservazione e storia locale, è visitabile gratuitamente nella Sala Contemporanea al I piano durante gli orari di apertura della Biblioteca.

La storia della pubblicità si può far iniziare da epoche lontane: sui muri delle case di Pompei è possibile, ancora oggi, leggere scritte per dare notizie di feste, spettacoli, giochi o per mettere in risalto le qualità dei bagni pubblici.
In Europa l’evoluzione della pubblicità raggiunge l’apice con l’invenzione della stampa; nel 1479 il tipografo britannico Caxton produce un opuscolo per pubblicizzare le sue pubblicazioni, mentre all’inizio del Cinquecento iniziano a comparire modelli simili agli odierni volantini.
Nel 1630 appare il primo annuncio pubblicitario successivo all’invenzione della stampa, ovvero un’inserzione che risaltava il nome di un prodotto; un altro annuncio – a pagamento – fu inserito da un medico nel 1651 sul sesto numero della “Gazette”.
La rivoluzione industriale – insieme all’aumento della produzione e alla nascita della concorrenza – portò alla nascita di un modello pubblicitario arrivato fino ai giorni nostri.
In Italia le prime pubblicità (chiamate réclame) simili a quelle conosciute al giorno d’oggi compaiono con la nascita dei giornali, tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
In giornali come “La Domenica del Corriere” e “L’Illustrazione Italiana” iniziano a comparire i primi annunci pubblicitari, collocati principalmente nelle ultime pagine.
I maggiori progressi a livello pubblicitario si registrano negli Stati Uniti d’America, con l’invio di cataloghi da parte di alcuni produttori di sementi e dalle case editrici.
Nel 1812 a Londra nasce la prima agenzia pubblicitaria. Nella fase iniziale la pubblicità era costituita principalmente solo da testi e disegni e – talvolta – da esortazioni e verbi all’imperativo. Con il passare del tempo, oltre che sui periodici e quotidiani, la pubblicità fece la sua comparsa anche in altre tipologie di pubblicazioni, come gli almanacchi, gli annuari e le guide turistiche.
Gli esemplari esposti - prevalentemente periodici ed almanacchi storici della collezione collocata in Sala Balducci – sono stati pubblicati tra il 1900 e il 1974.
Altri almanacchi, periodici storici, quotidiani e guide turistiche contenenti inserzioni pubblicitarie, sono consultabili presso la Sezione di Conservazione e Storia Locale.

Per maggiori informazioni: https://cultura.comune.fi.it/