Tornano gli incontri con i grandi artisti del secolo breve al Museo Novecento di Firenze. Dopo il successo dei precedenti cicli, i Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E propongono - anche per il 2019-2020 - un calendario di incontri intitolato “I grandi artisti del Novecento italiano” e dedicato ai protagonisti del museo, al fine di ripercorrerne la vicende artistiche e offrire un supporto alla comprensione della loro opera. Ad aprire il ciclo sabato 19 ottobre alle 17 ci sarà il direttore artistico del Museo Novecento, Sergio Risaliti, che introdurrà la figura di Lucio Fontana, titano indiscusso nel panorama artistico del secolo scorso. A seguire un calendario di appuntamenti (che avrà periodicità mensile e si concluderà a maggio 2020), tenuti da Elisabetta Stumpo e Valentina Zucchi, ognuno dedicato a un celebre artista: fra questi Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi.
Gli incontri avranno una durata di circa un’ora e si svolgeranno presso la Sala Cinema al primo piano del Museo Novecento, piazza Santa Maria Novella 10. La partecipazione è gratuita (non è previsto l’accesso al percorso museale), la prenotazione è obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 055-2768224 055-2768558 - Mail info@muse.comune.fi.it
Il programma:
Conferenza di apertura sabato 19 ottobre ore 17.00: Lucio Fontana
Con la sua opera Lucio Fontana sottolinea l’importanza di un’arte capace di superare i limiti tra pittura e scultura, avventurandosi in una dimensione aperta a nuovi spazi, quelli di arte e mondo ad esempio, da mettere in comunicazione.
Domenica 27 ottobre ore 11.00: Giorgio Morandi
Sospeso tra passato e presente, Giorgio Morandi è un artista pienamente moderno nella sua ricerca artistica che indaga gli oggetti più comuni spogliandoli delle loro funzioni e celebrandoli nei volumi, nelle composizioni, nelle cromie.
Domenica 24 novembre ore 11.00: Arturo Martini
Originario di Treviso, Arturo Martini è una delle figure più influenti della scultura italiana del Novecento. Le sue opere, costruite in forme insieme morbide e compatte, hanno un sapore arcaico mantenendosi lontane, tuttavia, dalla classicità magniloquente recuperata del regime fascista. “Per due anni ho studiato la scultura etrusca, e per cinque l’ho ridata. Io sono il vero etrusco…”.
Domenica 26 gennaio 2020 ore 11.00: Giorgio De Chirico
Giorgio de Chirico è uno degli artisti italiani del Novecento più conosciuti e riconosciuti nel mondo. È lui l’iniziatore della Metafisica, che influenzerà gli artisti del Surrealismo, da Max Ernst a Magritte a Dalì, e quelli della Nuova Oggettività tedesca.
Domenica 23 febbraio 2020 ore 11.00: Ottone Rosai
Artista fiorentino doc, Ottone Rosai si avvicina all’arte aderendo al movimento futurista, anche se ben presto abbandona le avanguardie per sviluppare una poetica personalissima che attinge alla vita quotidiana più dimessa e sofferta della città natale. I vicoli stretti e gli angoli bui dell’Oltrarno, animati da viandanti, lavoratori e personaggi torvi, diventano allora i protagonisti indiscussi delle sue tele.
Domenica 29 marzo 2020 ore 11.00: Fortunato Depero
Tra i firmatari del manifesto Ricostruzione futurista dell’Universo, Fortunato Depero incentra la sua carriera artistica, rivoluzionaria quanto estesa ai più svariati campi, sulla ridefinizione di un’arte nuova per un uomo nuovo.
Domenica 26 aprile 2020 ore 11.00: Mario Mafai e Antonietta Raphael
Marito e moglie, tra le due guerre Mafai e Raphael sviluppano dal loro appartamento in via Cavour a Roma una visione intima e tonale della città eterna. Dalle vedute immerse nella luce del tramonto alle nature morte in cui ogni oggetto parla della vita della coppia, la produzione dei due si attesta volontariamente agli antipodi dell’arte ufficiale di regime. “[…] in quel tempo ero preso dall’idea dell’uomo qualunque [...] ero convinto che la natura delle cose ci venisse appannata e deformata da un eccesso di valore che l’uomo si attribuiva nel pretendere di poter rifare il mondo”.
Domenica 24 maggio 2020 ore 11.00: Filippo De Pisis
Pittore, poeta, attore, critico, il ferrarese Filippo De Pisis è una figura eclettica nel panorama artistico italiano della prima metà del Novecento. A Parigi, dove vivrà per buona parte della sua esistenza, egli ha modo di conoscere profondamente le opere impressioniste, che saranno determinanti per la resa pittorica delle sue opere; le nature morte ad esempio, veri e propri “capolavori di surrealismo”, come li definirà lo scrittore Aldo Palazzeschi.
Per ulteriori informazioni: http://www.museonovecento.it/