Lunedì 4 novembre 2019, alle ore 17.00, Enrico Zoi presenta il suo libro "Sala Cinema Greve - Tutti i film di Greve in Chianti (o quasi)" (edizioni Stazione di Posta, 2019) all'Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, in via Folco Portinari 5.
Oltre all'autore, intervengono Sergio Forconi (attore), Fabio Baldi (Presidente Sms Fratellanza Greve in Chianti), Paolo Codazzi (Presidente Associazione Stazione di Posta), Michele Brancale (Giornalista e scrittore). Modera Matteo Pucci (Giornalista, Direttore del 'Gazzettino del Chianti'). Sono stati invitati altri protagonisti dei set grevigiani.
“Sala Cinema Greve – dice Enrico Zoi - rappresenta il primo punto fermo sulla storia del cinema a Greve in Chianti. Location, testimonianze, interviste, racconti e immagini inedite, film mai visti: questi gli ingredienti della mia indagine, certo appassionata e il più possibile documentata, destinata in ogni caso ad andare avanti nei prossimi mesi perché il cinema non si ferma mai”.
“Questo libro – spiega Fabio Baldi, Presidente della Sms Fratellanza Greve in Chianti, nella sua introduzione - è il primo di quella che ci auguriamo possa essere una lunga serie di volumi di analogo tenore, una sorta di collana tutta grevigiana, capace in prospettiva di coinvolgere, dopo il cinema, la letteratura, la musica, il teatro e chi sa cosa altro ancora. L'idea della Sms di Greve in Chianti, che abbiamo l'onore di rappresentare, è di ricostruire la storia del paese e del suo territorio, mantenendone viva la conoscenza e la memoria attraverso varie chiavi di accesso e di lettura. Da questo punto di vista, l'arte cinematografica rappresenta una splendida cartina di tornasole, poiché mette insieme, unisce, spiega e rivela la storia, il paesaggio, la narrazione, le persone, le emozioni, la creatività, i sentimenti, la comprensione di microcosmi umani, antropologici, culturali”.
“Questo libro – dichiara Paolo Codazzi, Presidente Associazione Stazione di Posta, nella sua postfazione - offre un’idea chiara e sicura del numero sinora inimmaginabile di registi, attori e quanti altri, che ha soggiornato a lungo nel Chianti per porre in opera una quantità di films che fuori da questo testo sarebbe arduo classificare. Un libro necessario che, attraverso il filtro di una ricerca estetica specifica, valorizza, con l’originalità di immagini in movimento istruite e interpretate da maestri del cinema, un territorio su cui, a ragione, si è scritto molto ma del quale mancavano testimonianze degnamente ordinate in questo libro, che aggiunge una lucida documentazione alla valorizzazione del territorio del Chianti”.