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giovedì 21 novembre 2024

Orchestra Regionale Toscana: Anna Fusek in concerto al Teatro Verdi di Firenze

30-11-2019
L'acqua il comune denominatore di un programma originale quanto ardito che mette insieme barocco e contemporaneo, sabato 30 Novembre alle ore 21.00, in occasione della Festa della Toscana, con l'ORT - Orchestra Regionale Toscana e Anna Fusek in concerto al Teatro Verdi di Firenze (via Ghibellina 99).

La polistrumentista tedesca (ma anche studiosa di filosofia e musicologia, oltreché attrice), è in grado di superare ogni confine musicale. In questo programma suona il flauto diritto, sovrintendendo all’intera esecuzione durante la quale alterna, intreccia e perfino sovrappone pagine barocche e novecentesche, italiane, statunitensi, cinesi, tedesche, alcune d’impronta minimalista. È un programma che può spiazzare, di sicuro non cerca il facile consenso, ha bisogno di un ascolto curioso. Tra il brano più antico e quello più recente ci sono la bellezza di 400 anni. Un salto temporale che dal barocco conduce direttamente alla modernità e al minimalismo, dove classicismo e romanticismo vengono saltati a piè pari.  Un “gioco” di alternanza e sovrapposizione si spiega perché tutta la seconda parte venga eseguita - per scelta della Fusek - senza un ordine prestabilito, come un ideale macchina del tempo. Rimettendo le cose in ordine cronologico all’inizio della nostra storia c’è Lamento di Thomas Morley, compositore, editore e teorico inglese, organista nella Cattedrale di Saint Paul. L’anno è il 1595 ed il brano è tratto da un libro denominato “canzonette”. Le tre composizioni barocche trovano un comune denominatore nell’acqua che poi è titolo e tema dell’intero programma. 

La Water music di Händel è datata 1717 ed è stata scritta su richiesta di re Giorgio I per essere seguita sul Tamigi, 50 musicisti posizionati su una chiatta adiacente a quella reale. Bizzarie regali.  La suite di Telemann arriva cinque anni più tardi ed è molto differente per modalità d’esecuzione e contenuti dall’omonima creazione di Händel. Al tempo di Vivaldi, il termine “flauto” si riferiva al flauto dolce, mentre il flauto traverso era comunemente chiamato “traversiere”. Il Prete Rosso scrisse per entrambi gli strumenti. Il Concerto numero 1 qui proposto è del 1728 ed ha anche in questo caso un riferimento acquatico. 

E’ da diversi decenni che Il pianoforte giocattolo viene introdotto dai musicisti nelle loro composizioni. L’esempio più famoso è la Suite for Toy Piano di John Cage del 1948, ovvero un oggetto che imita uno strumento, che diventa a sua volta uno strumento.  In C è un brano del 1964 composto da Terry Riley. È spesso citata come la prima composizione minimalista. In realtà non si tratta del primo pezzo minimalista in assoluto, bensì di quello che ha reso popolare il genere. L’idillio con il cinema è aspetto centrale dell’arte di Glass. Dopo la colonna sonora per Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio scrive le musiche per Mishima film del 1985 diretto di Paul Schrader, presentato in concorso a Cannes. La composizione più recente sono i Quadri cinesi dell’artista coreano Isang Yun, (1993) in cui i temi estetici e filosofici della cultura orientale si fondono con l’avanguardia musicale occidentale.

Le melodie eseguite saranno: Telemann, Ouverture-suite Hamburger Ebb’ und Fluth TWV55:C3; Yun Der Eremit am Wasser da Chinesische Bilder per flauto dolce; Vivaldi Concerto n.1 per flauto dolce, archi e basso continuo op.10 RV 433 La Tempesta di Mare; Händel movimenti da Wassermusik; Cage Suite Toypiano; Riley In C; Morley Lamento; Glass Mishima Quartet VI per orchestra d’archi.

Per maggiori informazioni: www.orchestradellatoscana.it - www.teatroverdifirenze.it 

VSA